sabato, marzo 01, 2008

Chengyu ( - 40, ad occhio e croce)

Parlare dello studio della lingua cinese non è facile, ma non perché non sia facile in sè, piuttosto perché provo una leggera vergogna, quindi sappiate fin d'ora che sono solo uno studente, pure svogliato, e prendete tutto quello che dico colle pinze. Firmate la liberatoria allegata in fondo, grazie.

In pratica la mia riflessione nasce dall'aver allegato l'angolino saggezza cinese in fondo al post precedente. Quella sorta di proverbio cinese si chiama per gli addetti ai lavori 成语 chéngyǔ (se volete qualcosa ti tecnico saltate qui, altimenti continuate pure a leggere questo post), credo che di solito venga tradotto con frase idiomatica. Sostanzialmente sono un set di 4 caratteri che formano un proverbio e in cinese ce ne sono una valanga (io ne leggo uno al giorno su questo sito). Sono bellini assai se non che i problemi iniziano a spuntare quando vieni a scoprire che non è affatto detto che il significato dei 4 caratteri messi assieme dia per forza un'idea generale del senso, alcune volte si rifanno ad una storia, una fiaba, un fatto storico, quindi venirne a capo non è esattamente immediato. Un po' come dire 'valicare il Rubicone' (anche l'esempio l'ho trafugato da wikipedia, shame on me). Ogni tanto leggi un brano in cinese è spuntano fuori quando meno te l'aspetti, sono insidiosetti questi qui.


Altro esempio pescato tra i pochi che conosco e tra quei pochi quelli che più mi piacciono (spero di non averlo già postato, sapete, l'amnesia...):
掩耳盗铃 - Yǎn'ěrdàolíng. Vuol dire qualcosa tipo coprirsi le orecchie per rubare la campanella. Tradotto per i non addetti: Ingannare solo sè stessi.

Il bello della lingua cinese è che ci sono punti di assoluta semplicità, la grammatica in fondo è facile assai e arriva un punto in cui conosci un po' di caratteri dove le parole iniziano ad essere riproposizioni dei caratteri che già conosci, oliando un po' il processo di apprendimento. Oggi mi imbatto in 收音机 - shōuyīnjī: apparecchio che riceve i suoni, anche senza sapere che parliamo della radio uno un'idea se la fa, no? E per momenti così ce ne sono altri di assoluta crudeltà, roba che tu credi di esserti messo l'anima in pace, di aver un po' afferrato, e invece trovi pura malvagità, assoluto no sense, e tutto lo studio sembra svanire come sabbia tra le mani. E ti verrebbe voglia di dire ai tuoi colleghi cinesi: ma che diamine di senso ha tutto ciò? e poi pensi che loro stanno studiando il congiuntivo che è una cosa davvero cattiva, e in quel momento capisci che la vita non è facile per nessuno.
Quindi per ora continuo a studiare, senza alzare i banchi e farli volare per aria, sperando di non sbagliare i toni e vendere inavvertitamente mia sorella cercando di comprare qualcosa al Carrefour (家乐福) a Beijing.

Off Topic: Hanno appena annunciato i vincitori di Sanremo. Dev'essere un brutto sogno.


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