venerdì, ottobre 12, 2018

L'età adulta - Parte II. La zuppa di pollo avvelenata.

Mi sento stanco.
La signora che dirige il mio dipartimento, Sharon, mi consiglia di farmi degli amici, di trovarmi una fidanzata, la settimana prossima andiamo in gita di due giorni per un'attività di team building mi dice che posso portare qualcuno con me.

Quando ho detto a Sharon che non trovo più interessante il mio lavoro, che non trovo stimolante la vita che sto conducendo in questo momento mi ha detto che devo avere un traguardo, devo pensare a cosa voglio fare e che, stabilito dove voglio arrivare, lei può aiutarmi e darmi i consigli su come arrivarci.

Una mia collega, quando ho saputo che avevo parlato con Sharon ha pensato che sicuramente mi aveva riempito la testa di fesserie, ha detto che le frasi di Sharon sono zuppa di pollo avvelenata (毒鸡汤): un'espressione che indica un discorso che parte che sembra motivazionale e ispirante ma la morale di fondo è invece perversa e stravolta.

Nadine, la mia manager, mi ha chiesto cosa farò. E le ho detto che non lo so.
Le ho detto che non so che fare e, che non avendo altre scelte, scelgo di fare la cosa sbagliata.
Mi ha detto: secondo la mia esperienza quello di cui le persone si pentono è di non aver preso delle decisioni.
E l'ho trovata una frase che un po' mi ha rincuorato.

giovedì, luglio 12, 2018

L'età adulta - Parte I

Dissi a mia madre a proposito della vita in Cina che non mi interessava vivere in Italia perché qua non sai mai cosa accadrà il giorno dopo e invece lo sapevo che a stare in Italia ogni giorno non sarebbe accaduto mai niente.
Passato qualche anno con una certa brutale onestà ho quindi detto a Shirley delle risorse umane che mi rammarica essermi accorto che lavorare qui è diventato quello che mi auguravo di lasciare.
So esattamente cosa accadrà domani. Mi alzo in ritardo, prendo la bici e sono in ufficio, combatto contro la sonnolenza per nove ore davanti al computer, inforco di nuovo la bici e vado in palestra a seguire qualche lezione. E poi a casa di nuovo davanti al pc: il mio supplizio diurno, diventa il mio svago notturno.
Una piccola serie di messaggi, e scusate se questo resta l'unico, sulle cose che sono state.