sabato, maggio 09, 2015

Non è andata poi così male...

Eccomi qui a Changsha, patria delle "betel nut" (sto da venti minuti e non ho ancora trovato come si dice in italiano). Che sono le gomme da masticare di Changsha, solo che fanno ingiallire i denti e forse fanno venire il cancro, roba da uomini veri, insomma.
Ci eravamo lasciati un po' così l'ultima volta ci ero rimasto un po' di cacca che prima mi volevano e poi pareva non mi volessero più. Comunque poi hanno deciso che mi volevano quindi io sono partito, anche se sto un po' sul chi va là e mi guardo attorno.

Dicevamo Changsha. È strano riapprodare in Cina, o forse è strano essere qui a Changsha, per due anni e mezzo sono stato a Nanchino e mi ero un po' abituato a quella vita lì. Qui mi sembra tutto diverso: il cielo e il tempo atmosferico (mi sento sempre un po' appiccicoso qua), i prezzi sono più cari (se penso a quando a Jinan svoltavo il pranzo con la frittella della signora grassa a 3,5 yuan mi viene da piangere), attraversare la strada è un impresa, fare il caffè è un'impresa, navigare su internet è un'impresa, ripulire l'appartamento dagli scarafaggi è un'impresa... una faticaccia.
Alla fine siamo arrivati qui, ho fatto il mio primo mesetto in azienda. Per ora non ci sono stati eventi particolarmente eclatanti, anche il lavoro è abbastanza diverso da quello che facevo prima. Si comincia alle nove e si finisce alle cinque e mezza, che ultimamente sono le sei e mezza torno a casa e mi butto sul letto e la giornata finisce così. Sto facendo un mucchio di training che faccio fatica a ricordare, l'ambiente e i colleghi sono belli e simpatici, la sedia comoda, il cibo che rifilano a pranzo buono e poi alle quattro c'è anche la merendina.
Ecco, volevo aggiornare il blog per farvi sapere che sono vivo e vegeto e con un lavoro. Baci baci.