domenica, dicembre 30, 2012

7 post

Sette post in tutto il duemiladodici. Un nuovo record per il prode Mario. But alas, siamo arrivati alla fine dell'anno, facciamo due bilanci, due auguri, le solite cose.
Siamo arrivati al 30 dicembre, le mie lezioni sono finite all'inizio di questo mese, sono quindi praticamente quattro settimane che non faccio niente. Mi alzo, considero l'idea di procacciarmi il pranzo (che in sei casi su sette sarà riso fritto), mi metto davanti al computer e guardo film, telefilm e, recentemente, cartoni animati in grandi quantità. Recentemente dicevo, si sono aggiunti i cartoni che un po' tutte le serie americane sono in pausa e ho trovato un sito che passa anime in streaming così me li posso guardare tranquillamente, senza la sofferenza interiore di vederli su youku sottotitolati in cinese e non capirci niente.


Insomma, non è una cosa piena di allegria, perché se in fondo è vero come (pressapoco) dicono in Hot Boy Noi Lan "la vità è interessante perché non sai cosa accadrà domani" è pur vero che le probabilità che io mi alzi, facciamo un giro all'Auchan, compri riso fritto, guardi una decina di puntate sparse fra Another, Lupin III, Once upon a time e altra roba sono piuttosto alte. Ma certo, la probabilità che succeda qualcosa di figo e interessante non è né zero né un numero negativo, come direbbe la dr.ssa Katsuragi Ritsuko di Evangelion.  

In quest'anno sono successe comunque un mucchio di cose. Quindi alla fine anche se la quotidianità è una noia mortale probabilmente rifarei tutto paro paro. Ci sono state grandi novità nella mia vita: le lenti a contatto, le mutande colorate, il minoxidil per cercare di farsi ricrescere i capelli, lasciare il lavoro e vivere da disoccupato in una casa in affitto. Ieri ho anche finito di leggere "L'eleganza del riccio" in cinese, salvo imprevisti con l'anno nuovo inizierò a leggere "Vivere".
Mi sono innamorato di nuovo, in questo 2012. E quando in classe, tempo addietro, facemmo la lista delle dieci cose per cui vivere seguendo l'articolo di Saviano apparso su Repubblica, l'ultima delle cose in lista per me era "innamorarsi". Mi piace pensare a questo come all'amore della mia vita, lo sarà davvero? lo sono tutti? e vuol dire che a 31 anni posso chiudere baracca e burattini perché non ce ne saranno altri? Questo mi è piaciuto perché non sono mancate le scenette "ti amo""anch'io ti amo""ti amo, tu mi ami?""certo che ti amo" e bla bla. Questo e il fatto che in quel periodo mi sentivo matto come un cavallo. Che dire, non posso che augurare a me stesso che ricapiti di nuovo.

Intanto l'inverno è arrivato e per ora non sto morendo di freddo, ma meglio non prenderlo sottogamba che qui è lunga, eh. Beh, cari lettori, se mai passerete di qui, oggi o nel 2025, vuol dire che siete un pezzo importante della mia vita e vi auguro tante cose buone, a voi e famiglia, così in generale. A me stesso so andare in grande dettaglio: mi auguro un lavoro decente/dignitoso, anzi, mettiamo solo questo per ora, che ho sempre la sensazione che se arriva questo fantomatico lavoro al resto possiamo sempre pensarci dopo. Quindi il lavoro, e anche scrivere più spesso qui, certo. A voi auguro una vita interessante, dove il giorno dopo capiterà sempre qualcosa di insolitamente buono. Ci risentiamo nel 2013 e non esagerate con il cenone (se vi avanza un cotechino mandatemelo a Nanchino che qui non lo trovo).