lunedì, novembre 18, 2013

Dopo la scuola - Houkago

Copertine ed. Jap / ed. Cinese
Ed eccoci qua, a parlare dell'altro libro che ho appena finito. Non è divertente come leggere un libro sulla metro di Nanchino, ma non è male comunque. Un libro che va via come il pane al punto che su facebook la pagina relativa per segnalare che l'ho letto l'ho creata io (e non hanno neanche messo l'immagine della copertina che gli ho mandato, che stanno aspettando questi buzzurri?)

Autore: Keigo Higashino
Titolo: 放学后 / Houkago
Pagine: 215 (353 l'edizione giapponese, 320 quella di taiwan secondo wikipedia, in cinese semplificato s'è ristretto? boh)


Non edito in Italia. Possibilità di vederlo edito in Italia... boh, bassine. Se qualche editore ci sta facendo un pensierino e vuole una traduzione dal cinese (che non ha assolutamente senso) mi contatti pure.


Trama: Un vaso di gerani cade dalla finestra del terzo piano proprio dove si trovava un istante prima il professor Maejima, insegnante di matematica alla scuola superiore femminile Seika. È solo l'ultimo di alcuni incidenti sospetti e pare che qualcuno lo voglia morto. È possibile che si tratti di una delle studentesse? Si può avere intenti omicidi a quell'età? E da cosa può scaturire quest'odio?

Affrontiamo subito l'elefante in salotto: il mio piacere proibito è leggere libri di un giallista giapponese... in cinese. Colpa di un amico che mi ha consigliato Byakuyakou (白夜行). È strana anche l'idea di ritornare così con grande amore ai gialli, tra i primi libri che io abbia letto ai tempi dei 100 pagine 1000 lire. C'è un'alchimia strana tra un mistero da risolvere e il leggere il libro in cinese, non saprei se perversa o meno, comunque piacevole, quindi eccoci qua. 

Houkago, romanzo di esordio dell'autore, esce nel 1985 e gli vale il premio Edogawa Rampo (se pensate che sia una cosa da poco sappiate che il detective Conan si chiama Conan Edogawa da questo tizio qui, eh). È il primo di una lunga serie di opere, buona parte di cui adattate in film e serie televisive (non questo, però). Come da titolo gran parte della narrazione è ambientata dopo la fine delle lezioni quando le studentesse praticano le attività sportive del proprio club (Maejima è responsabile di quello del tiro con l'arco).

Ho apprezzato l'epilogo con colpi di scena annessi dove, da buon giallo, hanno tirato le fila degli avvenimenti, ciò che colpisce non è la messa in scena del crimine (anche perché questi delitti in una camera chiusa, mon dieu!) ma l'evento da cui nasce la storia, che ovviamente non si può dire perché se non ci arrivate dopo 200 pagine non è lo stesso. 

Come quella precedente anche questa è una recensione che finisce col consigliare un altro libro, a ragion veduta preferisco Byakuyakou, magari dietro grande richiesta di pubblico potrei scrivere una minirecensione anche di quello lì. Di quelli che ci sono in Italia ho letto "La devozione del sospettato X", il libro mi è piaciuto, l'edizione italiana già meno perché si è sbarazzata della devozione nel titolo ed è diventata un misero "Il sospettato X". Ah, il primo libro di Higashino in Italia è uscito per Mondadori e si chiama La filastrocca dell'assassino, nel 2000 costava 5000 lire. Chissà se si trova in giro, mi piacerebbe averlo a titolo di collezionismo (a non più di 5000 lire però, lolz).

Ah, già, pare che nel 2010 sia uscito anche un manga, le prime pagine si possono leggere qui (curiosamente nella traduzione inglese, e successivamente in quella italiana, Youko propone a Maejima di andare in Cina invece che a Shinshu, Nagano. boh) 

giovedì, novembre 14, 2013

The seventh day

Volevo scrivere della mia affannosa e infelice ricerca di lavoro. Ma posticipiamo la menata di torrone alla prossima uscita per parlare d'altro un po' come Danny Boyle che gira sempre film di generi diversi (è in playlist il suo ultimo lavoro, Trance). Visto che facebook mi chiede cosa leggo, visto che ho aperto una pagina su anobii e che non sono abbastanza cool per cavalcare la moda del momento e fare un corso di cake design, vi parlo dell'ultimo libro che ho letto. In realtà volevo scrivere di quello che sto leggendo, ma facciamo così,sono ancora a metà e quando lo finisco ne parlo. Eccoci a noi e a Yu Hua e il suo "Il settimo Giorno".


Autore: 余华 / Yu Hua (wikipedia)
Titolo: 第七天 / Il settimo giorno
Pagine: 225 scritte abbastanza larghe
Non ancora edito in Italia. Fosse edito in Italia manco lo leggerei perché i libri in Italia hanno un prezzo che trovo leggermente astronomico (un esempio a caso: Il corpo umano di Paolo Giordano su amazon.it: 16,15 eur. Il corpo umano di Paolo Giordano su amazon.cn: 2,95eur). 

Trama: Yang Fei, che ha lasciato il lavoro per accudire il padre malato e da poco scomparso, muore in un'esplosione in un ristorante. Il giorno dopo si sveglia e trova un messaggio sulla porta da parte delle onoranze funebri che riporta l'appuntamento al forno crematorio. Ma Yang Fei, privo di urna cineraria e di un posto al cimitero, si troverà a vagare tra le anime che restano perché nessuno ha predisposto per loro un luogo di riposo. Nei sette giorni di narrazione Yang Fei incontrerà alcune persone che ha avuto vicino nella vita e che hanno condiviso il suo destino.

Yu Hua, ex dentista (evidentemente fare il dentista in Cina non rende bene quanto in Italia) gode di un primato nel mio cuore: è l'unico scrittore cinese che io abbia letto in cinese. Gli altri tentativi (per esempio Wang Xiaobo, Zhang Ailing) sono un po' naufragati perché li ho trovati più ostili da leggere; una cosa che per me, povero laowai illetterato, fa tantissimo onore a Yu Hua è che scrive come mangia. 

Il settimo giorno è il suo quinto romanzo, pubblicato a sette anni di distanza dal secondo volume di Brothers, segna un certo cambio di registro in quanto la narrazione si sposta dalla Cina della rivoluzione culturale alla Cina odierna. Il risultato è abbastanza spiazzante: ritroviamo in questo libro un patchwork di episodi di cronaca recente cinese cuciti assieme dalla vicinanza alla vita del protagonista tra cui: figli persi e/o abbandonati, social network, vendite di reni, iphone4s, prostituzione, insabbiamenti da parte dei media, ecc.
Anche se il cuore del racconto è il rapporto padre figlio io sono un romanticone e la mia parte preferita è stato l'incontro con Li Qing, l'ex-moglie del protagonista nel secondo giorno. Mi ha ricordato molto il tema di un racconto che avevo intenzione di scrivere tempo fa. Uno seduto, l'altra distesa sul letto dell'ormai ex-appartamento di lui si raccontano quello che è successo dal momento della separazione, quando lei gli disse: io ti amo ancora. e lui rispose: io ti amerò per sempre.