venerdì, agosto 29, 2008

Letargia

Il sonno della ragione genera... sonno.

La vita scorre in moviola, il telegiornale ha sempre un cumulo di cattive notizie da dare, i biglietti dell'aereo sono più cari di quanto avessi previsto e il romanzo della mia vita ancora stenta a venire fuori.
In questa settimana d'agosto un paio di giorni sono stati tutto sommato interessanti, niente da far venire la pelle d'oca, ma almeno un minimo di intrattenimento...

Sono passato da Anna, che lavora da otto anni a Shanghai, affamato di informazioni, chiacchiere e consigli e non posso certo dire di essermene andato insoddisfatto: oltre ad essersi dimostrata gentilissima e disponibilissima sono tornato a casa anche carico di quei tanti aneddoti di fattura tipicamente cinese che tanto mi mancavano.
Poi un po' delle scartoffie di cui parlavo nel post precedente: avevo già radunato raccomandazione (che fortuna) e altro, poi ieri ho provato a fare il certificato, spero che mi facciano una statua d'oro: ho scaricato uno scrausissimo waiguoren tige jiancha jilu (registrazione dell'analisi fisica per lo straniero) preso non so bene dove e l'ho fatto compilare all'asl (il modello era in inglese e cinese, non ci avrei scommesso un soldo che me l'avrebbero compilato), non prima essere passato per raggi, elettrocardiogramma e analisi del sangue. mancava solo che mi facessero correre nella ruota del criceto... ah, cosa non tocca fare ad uno per trovarsi un lavoro...
Adesso chissà come andrà a finire, io un paio di contratti li ho firmati e rispediti a chi di dovere, arriverà questa beata lettera d'invito?
In disegno: un primo, schifido, tentativo di striscia fumettistica da me tentato, quelli disegnati siamo io e il mio pupazzo di taiko no tatsujin che guardiamo assieme Kala shi tiao gou, un filmetto carino e che ovviamente ha sprigionato in me nostalgia e voglia di ravanare ancora nei mille volti di Pechino.

giovedì, agosto 21, 2008

Hail Britanniaaaaaaaa!!

Ah, dovrei mettere nello studio la stessa volontà ed energia che metto nel guardare Code Geass R2. 18 puntate in tre giorni scarsi, roba da arancia meccanica, poi finisce che lo guardo fino alle quattro, e il giorno dopo dovrei mandare qualche curriculum, e invece mi alzo tardi. ahi, dura la vita degli animefan. Però insomma, quest'anime è un concentrato di colpi di scena! Peccato che adesso rimarrò fregato e i prossimi episodi li vedrò solo col binocolo. uffi. Come al solito, TECNICAMENTE, adesso che non ho più puntate da vedere potrei sfruttare il tempo che ho per fare qualcosa di produttivo, ma succederà davvero? chi legge questo blog sa già la risposta come chi lo scrive.

Uff, che pizza. Questi giorni li spendo all'insegna dello scambio di email, ho risposto di nuovo ad un annuncio di lavoro, contatti, curriculum e bla bla. stavolta anche msn, il mondo del lavoro si evolve in continuazione, accidenti. Speriamo che non finisce tutto a taralluccio e vino come al solito... anche se, e se non finisse a taralluccio e vino? toccherà iniziare a prendere le cose sul serio, e LAVORARE... ommamma. Adesso comunque mi sembra di aver un gran da fare con alcuni documenti che mi richiedono, tipo: copia del diploma di laurea (ehm, non ce l'ho), lettera di presentazione/raccomandazione (uhm, e dove la prendo?), certificato di salute (uhm, dove lo faccio? che dovrebbe esserci scritto? esiste una forma standard?) e mi sembra di stare allungando i tempi a dismisura, ma io come reperire queste cose in un paio di giorni, beh, non lo so. Vi terrò aggiornati comunque... gli in bocca al lupo comincio a farmeli da solo, che qui mica possiamo fare sempre i bamboccioni!

venerdì, agosto 15, 2008

Reading, Leaving

Se mi alzo domani parto. Speriamo che la sveglia faccia il suo lavoro. Niente di epocale non vado dall'altra parte del mondo, vado a trovare Mario a Roma. Due ore di treno, una fesseria, tempo addietro, tanti romics fa (si chiamava expocartoon all'epoca, credo) lo stesso viaggio in treno mi sembrava la traversata delle indie, adesso insomma, penso che in fondo è la metà dello stress rispetto ad arrivare a Perugia, cavoli sono anche passati dieci anni, accidenti. E un po' mi mette pensiero, in fondo sto così bene a casa a non fare niente, però ormai avere il tempo col lavoro e le ferie di Mario e con, uhm, beh, la mia vita, mi sembra davvero un lavoraccio. Quindi mi pare una di quelle occasioni rare, come guardare un eclissi, e se non ci vado me ne pentirò, quindi ci vado, e riabbraccio Mario. tsk.

Seconda parte del post. Quella che chi legge questo blog di solito scarta, beh, se non vi piacciono i fumetti, andate oltre. Insomma, qui tra duemila abitanti è difficile trovarsi un hobby, io quest'estate non avendo niente di intelligente da fare, per ora leggo un po' di fumetti online (non avendo manco un buco di fumetteria a portata di vesparella), ecco quali.
Bakuman: il nuovo fumetto di Obata-Ohba, il duo dietro death note. Il loro ritorno nasce sotto la stella di una storia un po' assurda (un quattordicenne abile disegnatore "forzato" da un amico a diventare mangaka) e un tratto che, insomma, io se guardo questo e Hikaru no Go mi metto a piangere. Vabbè, siamo agli inizi, vedremo più in là. trama in poche parole: già detta prima.
Poi un altro one shot disegnato da Ohba e sceneggiato da nonsochi, Urooboe uroboros. Carino, leggibile, il design dei protagonisti è gradevole. non sono sicuro di aver capito di cosa mai parlasse. boh. trama in poche parole: botte a scuola
Karakuri circus, un'opera dall'autore di Ushio e Tora (che non ho letto, ma citare roba che esisteva prima di Sailor Moon fa figo, imho). Lo leggevo tempo fa, poi la pubblicazione italiana è stata interrotta, e adesso posso rileggerne un altro po', potenza di internet. trama in poche parole: arti marziali e marionette al circo.
Hoshi wa utau. Le stelle che cantano. opera successiva al bellissimo, stupendo, nonplusultra fruits basket (insomma, l'ho comprato anche in cinese, si vede che lo amo, no?). Sono agli inizi e devo dire che nella storia mi ci raccapezzo poco. Forse poche pagine per familiarizzare con i personaggi, e con dove esattamente vuole andare a parare la storia. Non so, sarà che deve confrontarsi con un lavoro precedente che ho amato troppissimo, un po' come con death note. Trama in poche parole: una ragazza s'invaghisce di uno che prima sembra simpatico, poi stronzo, in realtà com'è davvero non si sa ancora.
Y+M. nome un po' infelice per un'opera che pare essere seguito di basilisk... ma non erano morti tutti? boh, chissà. però può essere che ci scappano un sacco di mazzate anche questa volta. e due mazzate ignoranti si leggono sempre volentieri. trama in poche parole: un tipo cazzuto deve addestrare 7 donne scarsissime per picchiare a sangue 7 ninja cattivissimi
In lista per prossime letture Hello baby, one shot di Ohba+"rookies"Morita. poi chissà quali altre avventure ci attendono... ma non potrei studiare? eh eh, spero di non avervi annoiati. ciao a tutti.

martedì, agosto 12, 2008

Napoli (far away from beijing)

Ritorniamo alla mia vita, anche se la tentazione di continuare la chiacchierata nei commenti del post precedente è tanta. Non smetterei mai, poi tutti quei commenti, per di più anche in cinese, sono contento come una pasqua. Oggi è partita mia sorella per la sua (in fondo breve) avventura inglese. Immagino il suo stomaco stringersi un po' all'idea di partire, chissà perché mai? in effetti a differenza mia non ha conosciuto i suoi compagni di viaggio se non oggi stesso e mentre io ho trovato l'estate e la convenienza quasi ridicola lei va incontro ad un paese piuttosto freddino e temo, neanche tanto economico per noi che paghiamo i nostri conti in euro. Vale la pena di notare che all'aeroporto in tre o quattro vigilanti ci hanno fatto notare che il posto in cui i ragazzi potevano radunarsi per la partenza era FUORI, fuori dall'aeroporto: un tour operator che vuole radunare ragazzini sedicenni per il check-in del loro volo in inghilterra dentro l'aeroporto non può farlo. nella mia ignoranza, mi sembra oltraggioso, e ridicolo. Non batte l'idea più strampalata del millennio: quella di far pagare un euro i carelli per le valigie (io arrivo da timbuctu e ti aspetti che abbia un euro nella mia tasca per pagare il carrello??), però insomma, mi dà l'idea dei servizi che questo aeroporto internazionale sa offrire.

Giovanna è partita ed adesso noi ci ritroviamo in quattro. Sembra così silenziosa la casa in quattro persone. Non ci sono neanche Paolo e Chiara (piacere di averti conosciuto!) ad animare l'atmosfera, uno scenario davvero curioso. Dall'aeroporto siamo andati a guardare il vulcano buono, che non è un sublime scenario naturale ma un centro commerciale nel napoletano, vulcaniforme, appunto. Tornato a casa un po' divertito e un po' provato dal giro riprendo i miei ritmi, ancora non ho ripreso a studiare, leggo un po' di fumetti su internet, e ogni giorno qualche ricordo della permanenza pechinese torna a trovarmi e l'idea del senso che ha tutto questo e di quello che ne sarà di me sembra un'immagine che giorno per giorno diventa più nitida.
Angolo olimpico: uff, ne guardo troppo poco! io non sono uno sportivo è vero, però insomma, guardare gli esercizi di esercizi di ginnastica è sempre stupefacente, impossbile non far cadere la mascella di fronte a tali esibizioni di maestria e grazia (pensare invece che tra le altre competizioni ci sono calcio tennis basket e beach volley invece mi lascia perplesso, boh, sarà questione di gusti).

venerdì, agosto 08, 2008

08.08.08

E fu apertura delle olimpiadi. e mi fregarono. maledetti quelli della rai che parlavano di inizio alle 14:08 (le 20:08 cinesi), il conto alla rovescia era iniziato ben prima mannaggia a loro, mannaggia a loro. Comunque l'apertura è stata emozionante come prevedevo, ogni tanto spuntava il lacrimone. sigh. che magnificenza, lungo è stato lungo, ma i picchi di spettacolarità sono stati impressionanti.
assolutamente poteva andare meglio per: i capelli di Lang Lang, l'acconciatura super sayan / spot cynar poteva risparmiarsela, che diamine sig.Lang, ti stavano guardando un miliardo di persone, decoro. Altra nota dolente, gli illustri inviati che hanno commentato l'evento, i soliti nomi a random (ma non siete inviati in Cina, e vi c'hanno mandato per sbagliare i nomi? compreso Zhang Yimou e Zheng He, meno male che Hu Jintao non è tanto complicato sennò ci scappava l'incidente diplomatico), ma soprattutto i discorsi su diritti umani, pene capitali et cetera, che, fondati o meno ho trovato inopportuni.

Ora, è un dato di fatto che quando viene qualcuno a casa mia mamma mi rifà il letto, sistema la camera, mette tutto in ordine (a volte anche 5 minuti dopo che ho preso qualcosa, mi rigiro e la ritrovo al posto suo o in una sua nuova ordinata sistemazione). E così: qualsiasi ospite deve trovare tutto in ordine, non sia mai che c'è un granello di polvere fuori posto. Vi pare mai possibile che una qualsiasi mamma quando viene un ospite lo accoglie e fa: ecco, questa è camera di mio figlio, è zozzo e svogliato, non si rifà il letto e lo usa come una scrivania/deposito attrezzi, non fa niente tutto il giorno, l'avrò educato male? invece no, magari queste cose se le tiene per sè e dice al massimo che studio il cinese, che sono tornato dopo essermi preso una laurea e un diploma di master.
adesso queste grandi meni arrivano e dicono: ciumbia che occasione sprecata, hanno saltato la rivoluzione culturale nella ricostruzione storica, avrebbero potuto parlarne. ma che si sono tirati, l'alka seltzer? e certo, era il momento per un'ammenda pubblica, avrebbero dovuto inaugurare i giochi, e già che c'erano una bella genuflessione. detta da noi che siamo la patria della mistificazione, è davvero toccante. Emilio Fede d'ora in poi smetterà di manipolare i suoi squallidi telegiornali in nome dell'amore per la verità. Io di queste cose non ne so davvero niente, ma questa gente che ne parla con spocchia come se c'avesse fatto le ricerche accademiche non m'ispirano un soldo di fiducia.
P.S. il pacco dalla Cina (beh, il primo) mi è arrivato proprio io questo giorno tanto atteso, grazie grande demone celeste.
pps. la foto è stata fatta da Elisa a Pechino davanti piazza Tian'anmen.

After Beijing Random Toughts. Part 2

Su rai2 c'era Arbore che girava la Cina per fare varie esibizioni e raccontava la sua esperienza, domani, cioè oggi, ci sarà la cerimonia d'apertura dei giochi olimpici, che fico (c'è piazza tian'anmen ogni cinque minuti in televisione, non è emozionante?). Il mio futuro sembra legato in maniera proporzionale alla velocità con cui riesco/riuscirò a distribuire curriculum vitae in giro. Nella semitotale atarassia che regna qui, nell'amena provincia di Napoli (casina mia, per piccina che tu sia bla bla), forse è meglio stilare una lista dei momenti più deliziosamente ameni della permanenza cinese. che dite? non è il caso? aria fritta in agguato? potrebbe essere un buon esercizio (gratis) per la mia mente. e altrimenti qui si parla di cosa mangio a pranzo, o a cena, o di quanti livelli ho fatto a patapon durante la giornata.
vabbè, comunque adesso è tardi, mi era pure venuto in mente qualcosa ma l'ho rimosso e se dovessi farmelo venire in mente ho l'impressione che farei l'alba, quindi alla prossima, magari coi commeni sulla cerimonia d'apertura, ciauz.

P.S. (casomai qualcuno leggesse ancora il mio blog) com'è il nuovo header? carino? si stava meglio prima? si stava meglio senza?

venerdì, agosto 01, 2008

Pensieri sparsi del dopo Pechino. Uno.

E' un fatto: adesso che sono tornato posso guardare i telegiornali (che, come molte altre cose, non mi erano mancati neanche un po') e, spesso, dopo la giornaliera dose di cronaca e aria fritta dedicano anche qualche servizio alle olimpiadi che verranno. E rivedo piazza Tian'anmen, e guardando i bus attraversarla ne punto uno a caso e dico: eccolo, è il 52, quello che prendevo io, sta passando proprio adesso. Raidue darà la diretta dell'apertura alle 14:08, tra una settimana esatta, non vedo l'ora. Il caso del giorno, o meglio di ieri, è proprio il filmatino 'leaked' delle prove della cerimonia di apertura trasmesso prima da una tv coreana e che poi, ovviamente, ha fatto il giro del mondo. Io appena ho appreso la notizia non mi sono neanche chiesto se hanno intenzione di allagare lo stadio 'nest' con acqua o magma vulcanico per la cerimonia diretta da Zhang Yimou, ma ho pensato: chissà quanto saranno incazzati come le bisce, adesso, i Cinesi. Io lo sarei, ma in effetti poco conta, a presindere dal fatto che collo schifo di connessione che ho qui anche se lo volessi manco potrei vederlo, come ho già detto tifo per la diretta rai e vedremo che ne sarà. Anche l'editoria c'ha dato dentro un sacco noto: sul venerdì di repubblica censiscono un po' di libri dedicati alla Cina, in generale, o a Pechino e alle olimpiadi, in particolare, certamente ce n'è per tutti i gusti. Di certo non ho battuto nessun record mondiale arrivando un attimo all'altro capo del mondo e scrivendo in breve le mie impressioni; sembro essere, anzi, in buona compagnia.

I sintomi del rientro sono un po' curiosi: ho sempre fame, faccio colazione la mattina con tutto quello che capita, disdegnando i fin troppo classici latte e yogurt in favore di pizze, carne in scatola e quant'altro, sono sempre dell'idea che la cosa migliore da fare è schiacchiare un pisolino o almeno riposarsi un po' sul letto e alle otto di sera inizio a provare un grosso desiderio di andare a nanna. Per adesso non combino nulla, ho un po' di libri di cinese in cui buttarmi a capofitto, prima o poi toccherà a loro, mio padre mi chiede a telefono cosa ho mai intenzione di fare adesso, eh, a saperlo! a saperlo! ma non ne ho proprio idea. e così passo le giornate mangiando, dormendo ed evitando di sollevare questioni che meriterebbero analisi troppo delicate, come appunto cosa fare adesso. Paolo, mio fratello, mi ha passato una copia della 'guida galattica per autostoppisti', per lo meno ho qualcosa da leggere. Anche la mia sostanziale apatia farà parte del jetlag e dei fenomeni ad esso correlati? il pensiero di uscire di casa difficilmente mi sfiora.
Al prossimo appuntamento ai Pensieri Sparsi Del Dopo Pechino (PSDDP), se vi va. Buona giornata.