
Poi beh, un po' di domande su come mi sentivo a pochi giorni dalla partenza le ho subite, quando ho risposto che avevo paura (è sempre il primo degli elementi che elenco poi c'è eccitazione, entusiasmo e tanti altri) mi ha guardato come se venissi da PLUTONE o semplicemente con un'aria tipo: ma questo è cretino? io un paio le ho provate, iniziando dalla blanda: beh, non ho mai preso l'aereo, fino ad arrivare alla, assolutamente da non sottovalutare, sussurrata, non senza un certo timore: beh, ma io non conosco le regole della Cina.
Nan liquida la questione in due nanosecondi: beh, io vengo in Italia ma non conosco mica le regole italiane. Poi via in uno sperticarsi in: vedrai che quando parlerai in cinese tutti saranno carini con te. ah, anche coll'inglese te la caverai, mio cugino ti accompagnerà volentieri alla città probita. Shanghai ti farà impazzire per questa e quest'altra ragione, Pechino per questa ancora... comunque si, dopo tutto questo lavoro di persuasione certo sono particolarmente elettrizzato.
Ah, poi ha anche indicato il cielo plumbeo fuori dalle finestre del bar e fa: il tempo che trovi sarà sempre così.
Abbiamo parlato poi di tale Alessandro, il suo nuovo insegnante d'Italiano, sulla quale impietosamente ha sparato piuttosto a zero, non va, quando lui parla lei non capisce, poi ogni tanto elargisce complimenti verso di me e io lì a nutrite il desidero di nascondermi sotto il tavolo per quanto il mio cinese possa fare schifo (un paio di volte mi corregge pure qualche svarione, sigh).
foto presa qui, col solito sistema. Ciao!
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