giovedì, aprile 24, 2008

Matrimonio a kunming

E tardi (00:07 a Beijing, 18:07 in Italia), oggi sono stato in giro e sono stanco, ho maledetto me stesso e le penne che ho comprato che scrivono uno schifo. Sarà meglio fare una dorminita, indi per cui sarò breve.
Ieri ho assaggiato un altro po' di beijing o almeno della sensazione di stare a beijing, ho vissuto otto anni a perugia, dove per me c'erano gli italiani e gli stranieri, adesso in questo paese sono io lo studente straniero, vengo io da fuori a fare domande e abituare goffamente me stesso a ritrovare la fila alla mensa, dov'è il vassoio, dove le bacchette e dove riconsegnare il tutto. E' uno strano smarrimento quello che provo davanti all'idea di essere in terra straniera.

Invece oggi sono andato finalmente a zonzo, grazie a Nan, ci siamo visti guomao in un centro commerciale di dimensioni piuttosto generose (c'era un negozio che vendeva praticamente solo monciccì), l'appuntamento era alla pista di pattinaggio sul ghiaccio ed è venuta una sua amica alta come un palo che fa (ha fatto?) la modella e ha degli ottimi rudimenti di italiano con cui mi ha spiegato il menù del pranzo ("...questo è con pollo, come affumicato, è abbastanza tipico cinese"). Poi montati in macchina (minicooper rossa) abbiamo girato per tian'anmen, wangfujing, il traffico di Beijing, un albergo a sei stelle a bere un mezzo litro di sanpellegrino frizzante (alleluia) al modico prezzo di 4 euri e una scuola di italiano. Ho visto marche italiane a iosa, persino un negozio che vendeva i lampadari di murano di cui abbiamo visto nella fabbrica durante la gita a venezia. E' stato un giorno emozionante da morire (ho anche preso la metro per la prima volta!). Poi abbiamo incontrato una coppia di amici, lui ternano, lei cinese che si sono sposati a kunming e abbiamo cenato in un ristorante buddista vegetariano assolutamente fuori di zucca (foto: la frutta alla fine del pasto) anche se forse più di tutto serberò il ricordo di marco (lui) entusiasta dopo venti giorni di cina e jojo (lei) che al pensiero di ritornare a perugia domani a momenti la fa finita con la vita. E i genitori di lui malfidati pensano pure che l'abbia sposato per il permesso di soggiorno...

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