sabato, aprile 19, 2008

Beijing

Neanche mi ero ripreso dal trauma del mio primo aereo che è toccato al secondo. Stavolta da Shanghai e partire è sempre un po' morire, non che il viaggio sia stato traumatico o altro, ma insomma, quegli sbalzi, quella sensazione, credo che la fifa dell'aereo non me la scrollerò mai di dosso. Insomma, siamo arrivati a Pechino e come mi ha suggerito Xin Xin ho iniziato a guardarla col cuore. "Yong xin kan" prima per Shanghai, poi per Pechino, per vedere un po' l'effetto che fa. (via, apro le patatine al cetriolo che ho comprato al supermercato) Ma ovviamente il primo effetto è stato tragico: passando da un albergo di shanghai al collegio di pechino poco ci mancava che decidessi di tornare in Italia seduta stante.

Un collegio è sempre un collegio, niente roba a quattro stelle, io speravo almeno nel mio bel bagnetto per fare i miei bisognini ma niente, c'è quello in corridoio con tanto di cestino dove gettare la carta dopo che hai fatto la popò (anatema), e dopo aver visto l'albergo o anche l'aeroporto in cui tutto è lucido e qualcuno strofina sempre un vetro, un seggiolino o un posacenere, i corridoi, le sale comuni e la cucina del dormitorio sembrano guantanamo bay. Mi preme da morire segnalare che i ragazzi cinesi, Xin Xin, fidanzato della suddetta e John, per quanto hanno potuto si sono fatti in quattro per fornirci tutte le spiegazioni, consigliare dove e come comprare il numero del telefono (ho un numero cinese, fatevi avanti autoctoni... anzi fatevi avanti con calma che in Cina ricevere una telefonata costa più che chiamare! e la cosa mi turba non poco), foto, fotocopie, scheda internet (che non ho, quindi quello che scrivo oggi chiss¨¤ quando lo pubblico), scheda lavatrice, quella della mensa... in questo dormitorio sembra esserci una carta per tutto. Dopo esserci sistemati la compagnia delle ragazze è subito corsa a comprare l'impossibile per la pulizia per radere al suolo ogni germe residuo nella stanza (non che i loro sospetti paiano privi di fondamento, anzi), dopo la disinfestazione ognuno si è messo a suo agio e sono andati a mangiare. Io dovevo ancora chiudere i miei conti con il bagno quindi ho gentilmente declinato.
Oggi ho sentito Jessie, che abita nella mia stessa zona, chaoyang, per modo di dire, a me sembra dall'altra parte del mondo, mi ha invitato da lei a vedere il suo bimbo di 5 mesi che io neanche lontanamente immagino quanto possa essere meraviglioso. Spero di andarci presto, o almeno di non perdermi rovinosamente nel tentativo di farlo per non precludermi ogni futura eventualità.
I preparativi sono appena iniziati, c'ho messo pochi minuti per rendere la mia stanza un casino totale, adesso ho un paio di giorni per cercare di renderla un pochino più organizzata e funzionale alla mia vita di studente.

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