Bu dao chang cheng, fei hao han. Dicono i saggi cinesi. Se non sei mai andato alla grande muraglia, non sei poi 'sto grand'uomo. E' una frase che ho persino ritrovato pochi giorni fa a lezione dopo essermici imbattuto praticamente all'inizio dei miei studi, in una delle prime lezioni di 'caratteri cinesi'. Da quel giorno sono passati un po' di annetti e finalmente sono approdato alla grande muraglia. Potrei riassumervi l'esperienza in poche sinteticissime parole ma vabbè, di sabato sera in camera lasciatemi almeno la possibilità di essere un po' inutilmente verboso.
Comunque che io sia ormai diventato un cinese col pedigree c'erano ben pochi dubbi, prima di imbarcarmi nel viaggio di stamane c'aveva già pensato l'iscrizione all'hsk (esame per il livello della lingua) a fare di me un provetto cultore di ciò che di cinese esiste. Qui all'università era apparso un bell'avviso e io non ho potuto resistere, non ho ben chiara la storia che non c'è un livello a cui ti iscrivi (l'esame è uguale per tutti, belli e brutti) ma in pratica ti viene assegnato a seconda del punteggio che prendi, avrò capito male io?
Fatto sta che tra meno di un mese c'è l'esame, e le scadenze mi mettono sempre quel certo non so che, così segnatomi per l'esame, fatta la lezione di arti marziali di pomeriggio sono corso in libreria a raccattare quanto di utile potessi mai trovare per sostenere il suddetto esame. Ovviamente ho dovuto di nuovo flagellare la mia autostima perché anche il livello base mi è sembrato ad una prima occhiata semi-impossibile, quindi beh, incominciamo da quello terra terra dove ci sono tanti disegnini, il resto si vedrà. Speriamo di non fare una figuraccia.
Ma parlavamo della muraglia no? Stamattina alle sette e venti più o meno siamo partiti alla volta di Si Ma Tai, che dicono sia un complesso turistico, un punto scenico ma in realtà è una sfida contro la morte! io stamattina sono uscito e nella borsa ho infilato anche una maglia di lana, ho pensato: vuoi mai vedere che lissù farà freddo? e invece c'era un sole assassino, roba che spaccava le pietre, che provavi a bagnarti il cappello per patire meno il caldo e l'acqua non faceva manco in tempo ad arrivare sulla testa che già era bella evaporata.
E' un'esperienza strana, questa della grande muraglia: la vista è incredibile, clamorosa, mozzafiato, il cielo terso, lo scenario magnifico, eppure c'è di assurdo che alla fine diventa quasi una prova di forza, ma io ieri l'avevo letto che fisicamente era abbastanza provante, a 26 anni però non mi aspettavo che due tre volte grondante di sudore di fronte all'ennesimo scalino alto quanto mezza gamba pensassi di tagliare la corda. Quindi si, alla fine sono arrivato al traguardo (c'è un cartello che dice che oltre non si va, altrimenti multone) e sarà una cosa da raccontare ai miei nipotini, ad elisabetta che faceva maniacalmente foto e mi diceva: beh, ma quando ti ricapita? io ho risposto: e meno male che non ricapita!
Per quanto Si Ma Tai paia essere un posto meno 'turistico' di ba da ling (altra zona in cui si visita la muraglia) rimaneva comunque curioso trovarti lungo il percorso chioschetti che vendevano bibite o ghiaccioli a prezzi simili a quelli dell'isola di capri oppure mentre arrivi ad un'ennesima torre di guardia scalando allo stremo delle tue forze e sentendoti Messner ti arriva il vecchietto con tre denti che cerca di rifilarti una maglia con scritto 'ho scalato la grande muraglia'. Ah, alla fine ne ho anche comprata una e mi sta come un guanto, il che non è bene, presumo che la rifilerò come regalo al ritorno in italia, immagino.
PS: il momento più figo, devo un po' vergognarmi ad ammetterlo, è stato quando abbiamo preso la funivia, io ero assolutamente contrario un po' perché si sganciavano quattrini (abbiamo preso anche il trenino ed in effetti quella è stata una rapina) ma soprattutto perché non l'avevo mai presa e mi CAGAVO addosso. insomma, l'han presa tutti, la prendo anche io, mal che vada mi tappo il naso e chiudo gli occhi. così mentre facevo i musi, gli urletti e dicevo: qui mi sa che qualcuno c'è morto... o cose del genere, poi passano quelli che salivano dall'altro lato e mi metto a far loro ciao ciao con la manina. La signora fa: italiani?! e io: SII! e lei: ah, napoli! e io: PURE IOOOOOO! e ho iniziato a ridere come un cretino.
PPS: in libreria abbiamo visto il libro Guore di De Amicis. Si chiamava Guore, davvero. rotfl.
Comunque che io sia ormai diventato un cinese col pedigree c'erano ben pochi dubbi, prima di imbarcarmi nel viaggio di stamane c'aveva già pensato l'iscrizione all'hsk (esame per il livello della lingua) a fare di me un provetto cultore di ciò che di cinese esiste. Qui all'università era apparso un bell'avviso e io non ho potuto resistere, non ho ben chiara la storia che non c'è un livello a cui ti iscrivi (l'esame è uguale per tutti, belli e brutti) ma in pratica ti viene assegnato a seconda del punteggio che prendi, avrò capito male io?
Fatto sta che tra meno di un mese c'è l'esame, e le scadenze mi mettono sempre quel certo non so che, così segnatomi per l'esame, fatta la lezione di arti marziali di pomeriggio sono corso in libreria a raccattare quanto di utile potessi mai trovare per sostenere il suddetto esame. Ovviamente ho dovuto di nuovo flagellare la mia autostima perché anche il livello base mi è sembrato ad una prima occhiata semi-impossibile, quindi beh, incominciamo da quello terra terra dove ci sono tanti disegnini, il resto si vedrà. Speriamo di non fare una figuraccia.
Ma parlavamo della muraglia no? Stamattina alle sette e venti più o meno siamo partiti alla volta di Si Ma Tai, che dicono sia un complesso turistico, un punto scenico ma in realtà è una sfida contro la morte! io stamattina sono uscito e nella borsa ho infilato anche una maglia di lana, ho pensato: vuoi mai vedere che lissù farà freddo? e invece c'era un sole assassino, roba che spaccava le pietre, che provavi a bagnarti il cappello per patire meno il caldo e l'acqua non faceva manco in tempo ad arrivare sulla testa che già era bella evaporata.
E' un'esperienza strana, questa della grande muraglia: la vista è incredibile, clamorosa, mozzafiato, il cielo terso, lo scenario magnifico, eppure c'è di assurdo che alla fine diventa quasi una prova di forza, ma io ieri l'avevo letto che fisicamente era abbastanza provante, a 26 anni però non mi aspettavo che due tre volte grondante di sudore di fronte all'ennesimo scalino alto quanto mezza gamba pensassi di tagliare la corda. Quindi si, alla fine sono arrivato al traguardo (c'è un cartello che dice che oltre non si va, altrimenti multone) e sarà una cosa da raccontare ai miei nipotini, ad elisabetta che faceva maniacalmente foto e mi diceva: beh, ma quando ti ricapita? io ho risposto: e meno male che non ricapita!
Per quanto Si Ma Tai paia essere un posto meno 'turistico' di ba da ling (altra zona in cui si visita la muraglia) rimaneva comunque curioso trovarti lungo il percorso chioschetti che vendevano bibite o ghiaccioli a prezzi simili a quelli dell'isola di capri oppure mentre arrivi ad un'ennesima torre di guardia scalando allo stremo delle tue forze e sentendoti Messner ti arriva il vecchietto con tre denti che cerca di rifilarti una maglia con scritto 'ho scalato la grande muraglia'. Ah, alla fine ne ho anche comprata una e mi sta come un guanto, il che non è bene, presumo che la rifilerò come regalo al ritorno in italia, immagino.
PS: il momento più figo, devo un po' vergognarmi ad ammetterlo, è stato quando abbiamo preso la funivia, io ero assolutamente contrario un po' perché si sganciavano quattrini (abbiamo preso anche il trenino ed in effetti quella è stata una rapina) ma soprattutto perché non l'avevo mai presa e mi CAGAVO addosso. insomma, l'han presa tutti, la prendo anche io, mal che vada mi tappo il naso e chiudo gli occhi. così mentre facevo i musi, gli urletti e dicevo: qui mi sa che qualcuno c'è morto... o cose del genere, poi passano quelli che salivano dall'altro lato e mi metto a far loro ciao ciao con la manina. La signora fa: italiani?! e io: SII! e lei: ah, napoli! e io: PURE IOOOOOO! e ho iniziato a ridere come un cretino.
PPS: in libreria abbiamo visto il libro Guore di De Amicis. Si chiamava Guore, davvero. rotfl.
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