Domenica dolce domenica, tutto sommato ieri il tempo faceva un po' schifo, sono tornato a casa presto che ero stanco e assonnato, rimasto a casa buono buono a fare i miei compiti mi sono ripromesso che, tempo permettendo, l'indomani avrei fatto i miei bravi giretti. Neanche c'avrei scommesso e invece stamattina il tempo era bello, così mangiato quello che capitava a tiro come colazione sono uscito, meta: fumetti e videogiochi, oh yeah. Beh, è il caso di coltivare vecchie passioni...
Certo, magari per i manga giapponesi la Cina non è proprio il paradiso, qui tocca desteggiarsi. Trovarli non è affatto facile e a fronte delle quintalate di fumetti e libri di illustrazioni che arrivano qui da taiwan (credo) e in maniera piuttosto poco legale, le serie su licenza che ho trovato nella grande libreria posso quasi essere contate sulle dita di una mano, sigh. Fortuna che almeno tra loro figura fruits basket, il primo volume non l'ho trovato, così oggi ho arraffato il 16, che tutto sommato ricordo come uno dei miei preferiti.
Ma prima della libreria dove in preda alla mia solita follia ho comprato un po' di tutto (anche il maestro e margherita in cinese, yuppi! inoltre: libri, dizionari, set per ricalcare i caratteri e avere una specie di calligrafia decente, ecc ecc) è stata la volta di 77th street il centro commerciale vicino alla libreria di xidan. La prima sensazione è stata di delirio ed estasti, c'era la sagra dell'oggettistica cute/inutile, frotte di pelouche, un paio di negozietti che vendevano gadget di anime, un paio che vendevano abiti in stile gothic lolita! Vista la maglia di afro inu poi ho completamente sconnesso il cervello...
Dopo un giro abbastanza approfondito dei piani sotterranei in cui si sviluppa il centro commerciale mi sono mosso alla volta della sala giochi. La sala non è nè grande nè piccola, i gettoni fortunatamente costano uno yuan (meno di dieci cent) di gente ce n'era abbastanza, tutti un po' presi dal loro hobby, di videogames un po' di tutti i tipi, i picchiaduro certo la facevano da padrone con un street fighter (super, champion edition, tre third strike ecc), guilty gear, virtua fighter 4, tekken 5, double dragon, samurai shodown e una quintalata, una marea di cabinati di king of fighters, ai cinesi deve piacergli assai. Ho fatto anche per la prima volta l'esperienza di fare un versus in quei cabinati dove l'avversario ce l'hai di fronte a te, che fico. Poi ovviamente c'era anche dance dance revolution quindi mi sono fatto prendere dalle fregole e c'ho dato dentro di brutto, come al solito ho fatto scena (capirai ero pure l'unico straniero lì in mezzo) e ho scambiato quattro chiacchiere con una ragazza della mongolia, tale Vivian, che parlava un po' di cinese e l'inglese ma che non capiva nè il mio cinese nè il mio inglese, ripensandoci mi chiedo cosa ci saremo mai detti.
Ora, se prendiamo questo che è il sito della sala giochi, vabbè, dicono che taiko no tatsujin è il sesto quando invece è il quinto, e pazienza, ma certo nella foto il cabinato è bello nuovo fiammante, adesso è un catorcio devastato e i tamburi utilizzabili al 20% delle loro funzioni, poveretti, vabbè che una partita non costa neanche 30 centesimi di euro ma a vederli così mi si stringe il cuore! Adesso pianifico di approdare in sala giochi a xin shijie e vedere lì che aria tira (e se hanno un soul calibur, maledetti!)
Comunque estasiato da quanto possa ritrovarmi a casa in compagnia di gente maniaco compulsiva dei videogiochi anche a millemila chilometri di distanza, grondante di sudore, privo di forze, rincorro un gatorade e mi dirigo in libreria a sublimare un po' tra la letteratura...
orco cane qui stanno a trasmettere a reti unificate (e dico unificate: saranno 25 canali su 30 che danno la stessa cosa, hanno anche interrotto la signora delle camelie con sergio muniz su cctv6, sigh) tg, speciali e vari aggiornamenti sulla situazione terremoto con il caro Hu Jintao che visita luoghi, poveribimbi e altri disperati.
Certo, magari per i manga giapponesi la Cina non è proprio il paradiso, qui tocca desteggiarsi. Trovarli non è affatto facile e a fronte delle quintalate di fumetti e libri di illustrazioni che arrivano qui da taiwan (credo) e in maniera piuttosto poco legale, le serie su licenza che ho trovato nella grande libreria posso quasi essere contate sulle dita di una mano, sigh. Fortuna che almeno tra loro figura fruits basket, il primo volume non l'ho trovato, così oggi ho arraffato il 16, che tutto sommato ricordo come uno dei miei preferiti.
Ma prima della libreria dove in preda alla mia solita follia ho comprato un po' di tutto (anche il maestro e margherita in cinese, yuppi! inoltre: libri, dizionari, set per ricalcare i caratteri e avere una specie di calligrafia decente, ecc ecc) è stata la volta di 77th street il centro commerciale vicino alla libreria di xidan. La prima sensazione è stata di delirio ed estasti, c'era la sagra dell'oggettistica cute/inutile, frotte di pelouche, un paio di negozietti che vendevano gadget di anime, un paio che vendevano abiti in stile gothic lolita! Vista la maglia di afro inu poi ho completamente sconnesso il cervello...
Dopo un giro abbastanza approfondito dei piani sotterranei in cui si sviluppa il centro commerciale mi sono mosso alla volta della sala giochi. La sala non è nè grande nè piccola, i gettoni fortunatamente costano uno yuan (meno di dieci cent) di gente ce n'era abbastanza, tutti un po' presi dal loro hobby, di videogames un po' di tutti i tipi, i picchiaduro certo la facevano da padrone con un street fighter (super, champion edition, tre third strike ecc), guilty gear, virtua fighter 4, tekken 5, double dragon, samurai shodown e una quintalata, una marea di cabinati di king of fighters, ai cinesi deve piacergli assai. Ho fatto anche per la prima volta l'esperienza di fare un versus in quei cabinati dove l'avversario ce l'hai di fronte a te, che fico. Poi ovviamente c'era anche dance dance revolution quindi mi sono fatto prendere dalle fregole e c'ho dato dentro di brutto, come al solito ho fatto scena (capirai ero pure l'unico straniero lì in mezzo) e ho scambiato quattro chiacchiere con una ragazza della mongolia, tale Vivian, che parlava un po' di cinese e l'inglese ma che non capiva nè il mio cinese nè il mio inglese, ripensandoci mi chiedo cosa ci saremo mai detti.
Ora, se prendiamo questo che è il sito della sala giochi, vabbè, dicono che taiko no tatsujin è il sesto quando invece è il quinto, e pazienza, ma certo nella foto il cabinato è bello nuovo fiammante, adesso è un catorcio devastato e i tamburi utilizzabili al 20% delle loro funzioni, poveretti, vabbè che una partita non costa neanche 30 centesimi di euro ma a vederli così mi si stringe il cuore! Adesso pianifico di approdare in sala giochi a xin shijie e vedere lì che aria tira (e se hanno un soul calibur, maledetti!)
Comunque estasiato da quanto possa ritrovarmi a casa in compagnia di gente maniaco compulsiva dei videogiochi anche a millemila chilometri di distanza, grondante di sudore, privo di forze, rincorro un gatorade e mi dirigo in libreria a sublimare un po' tra la letteratura...
orco cane qui stanno a trasmettere a reti unificate (e dico unificate: saranno 25 canali su 30 che danno la stessa cosa, hanno anche interrotto la signora delle camelie con sergio muniz su cctv6, sigh) tg, speciali e vari aggiornamenti sulla situazione terremoto con il caro Hu Jintao che visita luoghi, poveribimbi e altri disperati.
Nessun commento:
Posta un commento