martedì, maggio 27, 2008

Che Pizza!

Uff, oggi sono di cattivo umore: insomma, non che risponda male alla gente o altro, solo che i pensieri si aggrovigliano e non riesco a fare molto e non ho neanche voglia di uscire o altro. Neanche riesco a studiare perché al pensiero che dovrei far altro mi pare di sottrarre tempo a ciò che dovrei fare, insomma, mutatis mutandis (e più in là di diecimila chilometri) sembra di essere tornato a tre anni fa, quando dove scrivere la tesi e niente e nulla riusciva a passarmi per la testa. Giornate fisse a guardare il monitor, a spulciare su internet, a inventare fantomatiche scalette senza cavare un ragno dal buco.
Manco a farlo apposta questa giornata funebre è dovuta proprio al fatto che tocca scrivere un'altra tesi (o qualcosa che ci assomiglia) più una relazione, che angoscia.

Ma io col pensiero che devo studiare come un forsennato per il maledetto test di lingua posso mai avere voglia di leggermi la mappazza di due-trecento fotocopie che mi sono portato dall'italia? Uff, pessimismo e fastidio.
A proposito di pizza! qualche giorno fa sono uscito di nuovo con Nan e il programma ha compreso: baretto a guomao con te al latte ghiacciato con del malto sopra (malto? o era qualche altro cereale strano? insomma, qualcosa tipo wheat, oat, che ne so io), beh, un po' strano, nè buono nè cattivo. Poi un posto (a sanlitun? o da quelle parti, comunque) che si chiamava pavillion, che sembrava (e forse era) una sorta di golf club, almeno come me li immagino io, una specie di pub con tavoli e sedie, panche, amache in legno rustico e a terra il pratino, gente stravaccata scalza che tracanna birra e gioca a monopoly, presenza cinesi sotto al 5%, forse, una specie di oasi biologica per i laowai, dato che sulla metro, sugli autobus, nei mercati raramente ne becchi uno! Ho preso un caffè espresso a tre euro (le scarpe che ho comprato ieri al carrefour, per fare un paragone, ne costano otto), poi via verso nuove esaltanti avventure. Abbiamo infatti cenato da Ciro's pomodoro, ristorante italiano a sanlitun, vabbè italiano mica tanto, praticamente una sorta di catena internazionale di ristoranti italiani, senza che in italia ce ne sia per forza uno, insomma. La cosa buffa era che il manager era un tizio di Ischia, non parlava uno straccio di cinese (faceva forse lo gnorry? ai posteri...), ma solo italiano e inglese. Quando l'amico che ha cenato con noi gli ha chiesto il tabasco da mettere sulla carbonara il poveretto c'ha anche provato a passargli prima del peperoncino tritato da mettere a posto di quello che aveva chiesto lui, poi i cinesi devono avegli fatto notare che il cliente è dio e dopo un po' arriva pure colla bottiglietta dell'ottima salsetta. Ah, io avevo la 4 stagioni, che non era malaccio, mi aspettavo chissà quale aberrazione, ma in fondo non era mica peggio di quelle che ho mangiato a Perugia. eheh.
Via, torno ad inventarmi qualche altro modo per perdere tempo, arrivederci. Bacini.
Ah, ieri sono andato al jialefu/carrefour ed ho comprato il dvd di the forbidden kingdom! quasi me ne scordavo! Ovviamente l'ho visto in tempo record (ma è normale che il film è uscito il mese scorso al cinema ed un mese dopo c'è il dvd nel carrefour? ed è normale che il biglietto del cinema costa più o meno sette euro e il dvd uno? UNO?). Comunque il film è bellino, pochi dialoghi molte mazzate, effetti speciali a palate, gli scontri solo belli, la storia un po' insignificante, o forse dovrei dire innocua, e per un target di giovanotti brufolosi (certo, magari la storia avrebbe avuto uno spessore incredibile se avessi avuto un po' di confidenza col mandarino, ma alla fine diligentemente mi sono letto tutta la trama su wikipedia non è che avessi capito chissà quali fischi per fiaschi, anzi). Insomma, non un filmone, nè un filmetto. 6,5 via, sono buono.

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