Ci sono post che li scrivo tutti e non ho idea di come intitolarli, per altri ho un titolo, come per questo, ed adesso vedo di ricamarci qualcosa attorno. Alla fine son partito, ho visitato il freddo nord (in realtà non freddo, ma piovoso) e la visita si è rivelata un tantino stremante. In 6 giorni/5 notti ho girato un albergo e due ostelli, ho mangiato un po' di tutto, anche il famoso brasato al barolo (uscendone un po' deluso) e ovviamente ho speso un fottio di soldi, in un mediastore guardando l'iPod nano ho pensato che rinunciando al viaggio mi sarei tranquillamente comprato un bel modellino da 8 Giga, quasi mi mettevo a piangere. Ma io sono un tipo così: me ne starei tutta la vita rintanato in casa per spendermi le paghette dei miei in diavolerie tecnologiche. Eppure è innegabile, ho visitato città sorprendenti. Posti belli o bellissimi, ma io 6 giorni li ho patiti, ho patito l'organizzazione volenterosa ma maldestra, le giornate trascorse a vagare senza una fissa meta sotto la pioggerellina incessante di Torino, l'incresciosa convivenza forzata che m'ha portato ha desiderare l'annientamento fisico dei miei amici o di parte di essi. E allora ho pensato che la perdita della ragione non è un accadimento incredibile, semplicemente è l'alterazione di un equilibrio, lo smarrimento di condizione di normalità che esponde la nostra vulnerabilità e altera la nostra capacità di sopportazione.
Mi hanno fatto giustamente notare che se questi son sei giorni chissà come potrò mai sopravvivere tre mesi in cina, la coabitazione improvvisamente sembra diventata un'arma più letale del cibo, dell'agorafobia e dell'uso della carta igienica nei bagni. Sono preoccupato.
Cercavo le parole della sigla di very victoria per riportarle e tradurle anche alla meno peggio, così, per fare una cosa carina. Peccato che trovarle su internet si sia rivelato più difficile di quanto pensassi, mannagina.
Notare la foto con me medesimo che davanti a palazzo madama ha preferito farsi la foto davanti alla fontanella. Sono un genio.
Mi hanno fatto giustamente notare che se questi son sei giorni chissà come potrò mai sopravvivere tre mesi in cina, la coabitazione improvvisamente sembra diventata un'arma più letale del cibo, dell'agorafobia e dell'uso della carta igienica nei bagni. Sono preoccupato.
Cercavo le parole della sigla di very victoria per riportarle e tradurle anche alla meno peggio, così, per fare una cosa carina. Peccato che trovarle su internet si sia rivelato più difficile di quanto pensassi, mannagina.
Notare la foto con me medesimo che davanti a palazzo madama ha preferito farsi la foto davanti alla fontanella. Sono un genio.
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