lunedì, gennaio 12, 2009

Extreme makeover. Maio edition

Avete presente Thora Birch che controlla su internet informazioni riguardo all'ingrandimento del seno nel film American Beauty? Ecco in queste vacanze forzate in cui mi trovo a fare poco e niente ho cercato un po' su internet in merito ad un pensiero fisso che ho sempre avuto: sottopormi ad un intervento di chiurugia maxillo facciale (almeno spero si chiami così, non sono mica un dottore). E con quell'aria un po' incredula ho sfogliato vari siti alla ricerca di foto e informazioni emettendo qui e là qualche gemito come se stessi sfogliando una qualsiasi cartella di rotten.

E' strano adesso che sono in Cina parlare di qualcosa non China-related però il mio compulsivo rapporto di odio viscerale nei confronti dei dentisti e la sensazione di puro orrore quando siedo su uno di quei lettini è una parte di me. Dopo ventisette anni sembra quasi sopita questa voglia, insomma, sono cresciuto con questa faccia; eppure quel ronzio nell'orecchio torna sempre. Così ad una prima ricerca sulla rete ho ricavato le seguenti informazioni:
- a prescindere che dopo l'intervento ci vorranno tipo venti giorni per riavere un aspetto normale e poter mangiare in ogni caso ci vuole un apparecchio da mettere prima, e una serie di sedute post, quanto porterà via tutto l'iter, un anno?
- a guardare gli esiti dell'intervento nelle radiografie potrei assumere l'aspetto dei meccanismi di un orologio nella parte interessata dall'intervento, con viti, chiavistelli e quant'altro
- ho una paura maledetta. pensarci prima, no?
Ciò di cui non ho ancora idea è il prezzo, i luoghi dove poter effettuare quest'intervento, i rischi, gli effetti durante la riabilitazione e quelli a lungo termine. In questo la rete non mi è stata molto amica e brancolo ancora nel buio.
Insomma sono di fronte al dilemma n.202 della mia vita. Troverò mai il tempo? e i quattrini? e il coraggio? Vale davvero la pena di provarci? Ovviamente tutto questo ragionarci ha una sola prima evidente conseguenza: mi sento un cretino. Ma ci farò il callo.

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