Fine settimana nell'incredibile e, dicono, ricco nord-est. Anche se fine settimana non rende giustizia, chiamiamo le cose con il proprio nome: questo fine settimana GITA! Una tre giorni da sbudellamento: Verona, Rovereto, Trieste e Vicenza. Mi sono divertito in una maniera atroce con i miei compagni del master, ho visto un sacco di cose interessanti o meno, ruminato un po' di tutto, nel mio piccolo ho cercato di non farmi mancare niente, insomma.
Una cosa più di tutte credo mi rimarrà impressa: il Vittoriale. Questo ameno luogo situato sul lago di Garda è stata l'ultima residenza di Gabriele D'Annunzio, poeta/vate/donnaiolo/cazzaro dell'Italia del XX secolo. Ho iniziato (come al solito) lamentandomi del biglietto, ma appena entrati in casa ho spalancato la bocca dallo stupore e non l'ho più chiusa. Una casa museo, un luogo buio angusto e incredibile, un giocattolo buffo e traboccante di libri in ogni parete (eccezionale, voglio anche io una cosa così), messaggi curiosi scritti alle pareti come oggi si manderebbero invece sms spiritosi, un luna park delirante condensato in poche stanze. Poi c'è il giardino privato, la nave donata al vate ed 'incastonata' nella proprietà, una ridicola esagerazione continua. Poi il mausoleo, e qui le cose si son fatte serie, un pellegrinaggio sulla pietra, una serie di scalette che guidano attraverso i livelli a cerchi concentrici in cima all'edifico. Una colonna con in cima un sarcofago, altri disposti ai bordi, non so esattamente cosa ho provato arrivando lissù, una sensazione come se un agente esterno avesse bruciato in quel luogo tutto ciò che esiste di superfluo lasciando solo spazio alla contemplazione dell'assenza. Fantastico.
Saltando di palo in frasca in questa settimana son finite anche le stagioni dei serial che seguivo (eh, che vuoto adesso): Desperate Huosewives, Lost e Heroes. Magari ci scappa un altro post, magari no. Poi vediamo.
"Quanti sono in tutto i colori?" chiede oggi la nostra professoressa di cinese. Glenda, la mia compagna si mostra peplessa e la prof. serafica risponde: "sono 24!"
"Come mai 24?" chiede la classe. "Avete presente quando comprate i pastelli? Sono 24!"
Stupefacente, è stato l'aneddoto della giornate, meglio conservarlo perchè mi ha messo addosso un sacco di allegria e spero di imbattermici di nuovo ancora.
Ah, la foto è stata rubata al MART a Rovereto, e mi sono beccato anche un cazziatone, però vedermi riflesso lì mi piaceva troppo così mi sono immortalato di nascosto. Buona notte a tutti!
rimettiamo i tag, va. oggi abbiamo parlato di: scuola, lost, heroes, altro.
Una cosa più di tutte credo mi rimarrà impressa: il Vittoriale. Questo ameno luogo situato sul lago di Garda è stata l'ultima residenza di Gabriele D'Annunzio, poeta/vate/donnaiolo/cazzaro dell'Italia del XX secolo. Ho iniziato (come al solito) lamentandomi del biglietto, ma appena entrati in casa ho spalancato la bocca dallo stupore e non l'ho più chiusa. Una casa museo, un luogo buio angusto e incredibile, un giocattolo buffo e traboccante di libri in ogni parete (eccezionale, voglio anche io una cosa così), messaggi curiosi scritti alle pareti come oggi si manderebbero invece sms spiritosi, un luna park delirante condensato in poche stanze. Poi c'è il giardino privato, la nave donata al vate ed 'incastonata' nella proprietà, una ridicola esagerazione continua. Poi il mausoleo, e qui le cose si son fatte serie, un pellegrinaggio sulla pietra, una serie di scalette che guidano attraverso i livelli a cerchi concentrici in cima all'edifico. Una colonna con in cima un sarcofago, altri disposti ai bordi, non so esattamente cosa ho provato arrivando lissù, una sensazione come se un agente esterno avesse bruciato in quel luogo tutto ciò che esiste di superfluo lasciando solo spazio alla contemplazione dell'assenza. Fantastico.
Saltando di palo in frasca in questa settimana son finite anche le stagioni dei serial che seguivo (eh, che vuoto adesso): Desperate Huosewives, Lost e Heroes. Magari ci scappa un altro post, magari no. Poi vediamo.
"Quanti sono in tutto i colori?" chiede oggi la nostra professoressa di cinese. Glenda, la mia compagna si mostra peplessa e la prof. serafica risponde: "sono 24!"
"Come mai 24?" chiede la classe. "Avete presente quando comprate i pastelli? Sono 24!"
Stupefacente, è stato l'aneddoto della giornate, meglio conservarlo perchè mi ha messo addosso un sacco di allegria e spero di imbattermici di nuovo ancora.
Ah, la foto è stata rubata al MART a Rovereto, e mi sono beccato anche un cazziatone, però vedermi riflesso lì mi piaceva troppo così mi sono immortalato di nascosto. Buona notte a tutti!
rimettiamo i tag, va. oggi abbiamo parlato di: scuola, lost, heroes, altro.
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