
Fatto due: il povero Valentino Rossi è tampinato dal fisco per una sessantina di milioni di euro non dichiarati in 4 anni. Ora il mio collega dottore (che avrebbe guadagnato orde di soldi anche senza la laurea honoris causa, suppongo) diciamo che in un anno mediamente non ha dichiarato (che è anche diverso da guadagnato) una cifra che io con estrema probabilità non vedrò (e vedere è anche diverso da guadagnare) nell'arco della mia vita intera. Però non è questo che m'indigna, certo non è una svista, ma trovo anche difficile l'idea che in questi quattro anni il giovannotto campione di moto il 740 (o l'unico, di queste cose non ne so niente) se lo sia compilato a casa tra una gara e l'altra, trovo desolante il solito discorso di dover creare società all'estero, scatole cinesi e chissà quante altre diavolerie per pagare meno quattrini allo stato, poi ha voglia Prodi di andare a dire ai parrocchiani che evadere le tasse è peccato.
Quant'è dura, quant'è dura tirare avanti senza provare amarezza. Ma chissà, a volte le cose si aggiustano. Quello che vedete in alto è uno scarabocchio che ho fatto prima di scrivere il post, tanto per fare qualcosa di diverso. Buona giornata.
P.S. ah, dimenticavo di dire che oggi ho visto Azur e Asmar! finalmente. un bel film. magnetico... ho iniziato a guardarlo e non sono riuscito più a staccare gli occhi.
e oggi abbiamo parlato di:




Nessun commento:
Posta un commento