venerdì, agosto 10, 2007

Italia

Fatti sparsi: il primo è quello che m'ha spinto alla riflessione del post di oggi: leggevo sulla repubblica di un calciatore di una squadra italiana, per conferire lo status di 'europeo' al suddetto omino stanno ravanando con solerzia nell'anagrafe fino a documenti del 1840, per trovargli qualche straccio di avo italiano. Ora, io a questo qui mica lo biasimo, per quattrini partirei anche adesso per fare il tombarolo e cercarmi antenati filippini o brandeburghesi. Eppure ogni volta che leggo un fatto del genere trovo che il concetto di nazionalità ai miei occhi ne appaia svilito. In fin dei conti io sono italiano, e mi pare un dato di fatto: perchè questo blog è scritto di sana piana in italiano (sigh), tutta la mia famiglia è italiana, ho fatto le scuole qui, mi piace la pizza eccetera. Ci sono lati di me che sembrerebbero 'meno' italiani: ho una considerazione molto bassa della politica e delle istituzioni di questo paese, spesso in molti gusti sono esterofilo, last but not least studio il cinese e spero di andarci/starci per un po' per studiare la lingua (il putonghua!). Eppure boh, la storia dei documenti del 1840 continua a non convincermi (ma immagino che anche questo faccia parte dei sotterfugi a cui noi italiani siamo così affezionati, c'est la vie).
Fatto due: il povero Valentino Rossi è tampinato dal fisco per una sessantina di milioni di euro non dichiarati in 4 anni. Ora il mio collega dottore (che avrebbe guadagnato orde di soldi anche senza la laurea honoris causa, suppongo) diciamo che in un anno mediamente non ha dichiarato (che è anche diverso da guadagnato) una cifra che io con estrema probabilità non vedrò (e vedere è anche diverso da guadagnare) nell'arco della mia vita intera. Però non è questo che m'indigna, certo non è una svista, ma trovo anche difficile l'idea che in questi quattro anni il giovannotto campione di moto il 740 (o l'unico, di queste cose non ne so niente) se lo sia compilato a casa tra una gara e l'altra, trovo desolante il solito discorso di dover creare società all'estero, scatole cinesi e chissà quante altre diavolerie per pagare meno quattrini allo stato, poi ha voglia Prodi di andare a dire ai parrocchiani che evadere le tasse è peccato.
Quant'è dura, quant'è dura tirare avanti senza provare amarezza. Ma chissà, a volte le cose si aggiustano. Quello che vedete in alto è uno scarabocchio che ho fatto prima di scrivere il post, tanto per fare qualcosa di diverso. Buona giornata.

P.S. ah, dimenticavo di dire che oggi ho visto Azur e Asmar! finalmente. un bel film. magnetico... ho iniziato a guardarlo e non sono riuscito più a staccare gli occhi.

e oggi abbiamo parlato di: , , , ,

Nessun commento: