domenica, agosto 05, 2007

Estate

Eccomi dopo il pollo con le patate del pranzo della domenica, o forse basterebbe chiamarlo il pollo con le patate della domenica, che se finisco di digerirlo alle 23:59 sarò già fortunato, o forse ancora meglio le patate col pollo della domenica, dato il confronto impari in termine di quantità, ancora mi chiedo se non avessimo scoperto l'america come avremmo ovviato al dilemma, mangiando platano fritto forse? che magro scenario, meglio non pensarci.
a volte guardo il muro con aria assente o giro per casa pensando a cosa scriverò nel blog, ci sarebbe da chiedersi come mai allora posto una volta ogni venti giorni e a quanto pare dopo più di un anno di permanenza su queste sponde una risposta ancora non l'ho trovata.
sono tornato da poco, da ieri (niente connessione a casa, sic). di norma e regola sono uno che agosto lo odia, la solfa non cambia: troppo caldo, poco movimento, ci si scopre troppo, non ci sono le lezioni (ma un post fa non ne avevo le tasche piene? boh) e tocca anche studiare.
Ho fatto una settimana di vacanze, sono tornato a casa, ma più che casa sono vere e proprie vacanze: un carnet di 6 giorni all'insegna di tutto quello che di meglio la mia zona ha da offrire, tanti giri in macchina e posti bellissimi da visitare. Nel frattempo ho rivisto i miei cari, e tornando al mio paese ho incontrato persone che non vedevo da un po', ho vissuto storie e ricordi che avevo in qualche cassetto della memoria che ne aveva presa di polvere, eh. Che sensazione strana, anche a 25 anni si inzuppa la madeleine nel tè.
Dopo aver visitato Sorrento, Napoli, Amalfi, aver mangiato cose tipiche e meno tipiche (anche il sushi a napoli), il momento critico è stato il rientro: la testa piena di pensieri, e quel viaggio in macchina ha rappresentato tante cose, lasciavo di nuovo alle spalle la vita con la mia famiglia, le chiacchiere, gli abbracci e le litigate, per tornare all'università, alle sue routine, alle sue criticità, un po' mi ripromettevo di studiare a modo (infatti questo è un post pieno di belle speranze, che vi credete, voi?), un po' mi dicevo: ma possibile che a 25/26 anni ancora sto a dilapidare i miseri risparmi dei miei? se penso che ho un imprevisto e spunta fuori una spesa di 2/300 euro vorrei solo mettere la testa sotto la sabbia come uno struzzo (bambini, non prendetemi alla lettera, è una metafora, non lo fanno davvero).
Concludo qui il post di oggi e in omaggio ai lettori di oggi una simpatica foto di mio fratello, a presto, e cercate di abbronzarvi pure voi!

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