mercoledì, marzo 15, 2006

50 e non sentirli

Ciao straniero. Quanto tempo, a ben vedere è un mese, cos'avrò mai fatto un mese intero che m'abbia tenuto lontano da qui proprio non lo so, ma che la vita scorra e scivoli come sabbia tra le mani è cosa a cui mi sono bene o male abituato, quindi meglio abbandonare queste lugubri riflessioni. Un argomento tecnico, piuttosto eh già, sono tornato a Canossa, dopo un breve abbandono sono tornato al mio bel vecchio template confezionato, altri lavoretti mi attendono, devo inserire qualche link, cambiarne altri, questo blog mi sembra diventato come la mia stanza ( e come la mia vita): piena di robaccia agli angoli e io che non so proprio da dove cominciare. Ma alla fine l'importante e che siamo ancora qua, tu e io.
Assenza o meno di modifiche esteriorio il contenuto del blog rimarrà quello di prima: riflessioni a vanvera, film, amenità varie e cazzeggio. Intanto annuncio che qui dalle mie parti ( il sito pare essere down al momento) comincia il concorso dell'APM, Parole in Corsa, si prospetta a breve la stesura di un raccontino, facci un pensierino anche tu, caro lettore, nonostante lo stress che mi mette addoso, mi diverte anche.
Sono tornato oggi in cui alla televisione c'è stato quello che rappresenta il festival di Sanremo della politica: il dibattito tra gli aspiranti nuovi presidenti del consiglio dei ministri qui in Italia, devo ammetterlo, se non ci fosse stato il mega spot della bagarre con Lucia Annunziata me ne sarei strafregato, ma stasera, davanti ad una buona cena, ero incuriosito ed un'occhiata gliel'ho data, di tempo per parlarne immagino ce ne sarà.
Ai prossimi post, allora, intanto mi auguro (minimo) altri 50 di questi post, e se permetti, mio lettore, dedico quanto finora scritto a quell'omino che ha fatto la sua comparsa nel post di oggi, altri non è che mio nonno, che mi ha insegnato che col dado ogni cosa è più buona, anche la pasta e fagioli, e adesso non c'è più.

P.S. tralaltro mi rendo conto solo ora che il primo carattere nella frase cinese soprastante è sbagliato... sono proprio un pollo.

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