
Sono
stanco morto, sarà che dormo poco? Intanto sarà il terzo giorno che mi riprometto di scrivere questo
post ( avevo già deciso l'argomento), poi arrivo a tarda sera già con un
occhio chiuso e rimando tutto,
non va bene così.
Vediamo vediamo che succede,
qui c'è il
regolamento del concorso
APM (
cfr. il post precedente), sono in
crisi d'ispirazione e non so cosa scrivere, si accettano suggerimenti, comunque vi invito anche a partecipare, amiSci! Su, date la
gioia alle mie povere vecchie ossa d'avere un minimo di
sollievo cagionato da un po' di sana narrativa.
Oggi ( ma anche qualche giorno fa) sono andato a
Veterinaria, essì, in tutti questi anni ho fisicamente girato tutte le facoltà, non per studiare ma per un bel
lavoretto: due giorni alla settimana starò alla
biblioteca. Spero che si riveli una bella esperienza, intanto uno dei due suddetti giorni devo trascorlo assieme alla mia valida amica e collega
Jessie, male che sopraggiunga la noia posso sempre fare due
chiacchiere in cinese.
Sull'
argomento topico del giorno ho poche idee e confuse eppure è una cosa che recentemente mi ha causato più di un grattacapo, anche qualche spasmo nervoso, riguarda la
carne da macello del titolo: altri non è se non il sottoscritto, e con egli tutti i suoi piccoli colleghi di
scienze della comunicazione. Questo è il
grottesco scenario che mi sono immaginato facendo 2+2 durante un qualsiasi
comizio politico di quelli che si guardano adesso in tv facendo tanto
share, puntualmente un politico si erge e fa il
drammatico punto della situazione: troppi pochi
ingegneri in italia, e troppi
laureati in facoltà come scienze della comunicazione. E' devastante, ma non per il pezzo di
carta, che ancora non ho ma che
sacrificherei volentieri nel water, ma per i gli anni trascorsi, per la devastazione della
dignità che io (
maliziosamente?) colgo indirizzata verso la mia piccola (
numerosa?) sciagurata categoria.
Rimpiango, in occasioni come questa, rimpiango
amaramente la sceltà dell'università, intrapresa in una momentanea infatuazione per le materie
umanistiche e all'età di diciotto anni, una scelta che credevo andasse fatta in base a
passioni (anche se momentanee) e interessi personali, ad oggi credo che sia una scelta con la quale si
baratta il proprio futuro al miglior offerente, ma al tempo cosa ne sapevo io?
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