domenica, dicembre 04, 2005

Next generation, old generation


Scrivo questo post con un umore diverso dal solito, oggi, pur essendo sabato non ho combinato granchè, non ho messo il naso fuori dalla tana, niente biblioteca per leggere il giornale, niente di niente. Poco male, un giorno vale l'altro e questa settimana un po' da fare ce l'ho avuto quindi val bene trascorrere un giorno in casa. Una casa però oggi vuota, quindi un po' in effetti mi sono annoiato.
Ma aveva l'occhio fine il prof. di Psicologia generale quando parlava delle persone che più cose fanno più riescono a farne e momenti in cui non si fa quasi nulla e quel poco che si fa costa fatica e va male. In un giorno in cui alzare il braccio per accendere la playstation costa fatica, pensate voi aprire blogger e scrivere un post ( avrei potuto graziarvi? giammai!).
In ogni caso per giornate del gedere cade a fagiuolo l'arrivo in casa dell'XBOX 360 ( grazie coinquilino) così almeno ho potuto sperimentare quella che viene chiamata dagli addetti al settore 'next generation'.
Il dettaglio che più colpisce della 'nextgen': i vecchi televisori non van bene, o meglio, non si apprezza appieno il salto generazionale. E' un po' uno shock se si pensa che sono sopravvissuto ad altre quattro generazioni senza che il 14'' a cui si attaccava il SEGA master system facesse una piega.
Mi chiedo quale spinta daranno le console nextgen al mercato delle televisioni HD ( che non costano poco), intanto per ora l'XBOX 360 apre la strada, arriveranno poi a farle concorrenza la sony e la nintendo.
Mi capita spesso di non notare al primo colpo la differenza, ma da una generazione all'altra la grafica diventa più dettagliata, il senso di realtà aumenta, tutto scorre fluido basta tornare alla generazione precedente per accorgersene.
Eppure da gran fanatico dei videogames se pesco nella memoria i titoli che di recente m'han più impressionato, non ricordo incredibili performance grafiche o tecniche ( con l'eccezione che conferma la regola dell'ammaliante World of Warcraft) ma titoli che hanno saputo reinventare l'esperienza del videogioco vuoi per meccaniche, storia o atmosfera.
Mi auguro che la nuova generazione arrechi con ciò anche nuove potenzialità da questo punto di vista e quindi le porgo i miei più sinceri omaggi, 'ricordando' con affetto le due precedenti che m'ha tenuto cara compagnia in tanti giorni un po' noiosi come questo.
Mi scuso per il post un po' campato in aria, un po' tecnico, ma i videogiochi continuano ad entusiasmarmi come quando avevo otto anni, quindi mi pare doveroso dedicar loro un piccolo spazio qui.
Il mio preferito? Soul Calibur ( certo che c'è un articolo di wikipedia per tutto...)

2 commenti:

Raffounz ha detto...

Ah i videogiochi, ormai da circa quindici anni(nn ricordo quando arrivò il commodore 64) croce e delizia delle mie giornate, ultimamwnte intristite da un latente senso di accidia... e proprio i videogiochi, demonizzati quale simbolo di alienazione e causa di qualsiasi patologia psichica degli adolescenti, sono stati l'inzio della nostra ormai decennale amicizia. Ricordo le partite in doppio a wonder boy III quando ancora avevamo 1 solo pad a testa, e poi street of rage, golden axe, street fighter, soul blade e tanti altri titoli chaffollano la mia memoria. E ricordo anche il contorno a quelle giornate, le chiacchierate, i mega tornei.Tutto per dire che grazie ai videogiochi, quelli che una volta erano i nemici dei bambini ed ora sono diventati di "tendenza", ho potuto incontrare uno dei miei amici più cari. Tante chiacchiere per dire che ti voglio bene, e ti aspetto a Natale per randellarti a Soul Calibur III XD Byez!!!

P.S. Complimenti per il blog, io sarei troppo lunatico per tenere una cosa del genere!

itariajin ha detto...

miii... caro vecchio spectrum...
Poi è arrivato nethack (www.nethack.org), al quale sono tuttora incatenato.

Non mi hai fatto più sapere niente per la relazione dei nuoni media, ti ricordi, mi avevi lasciato un post.
Sono quasi certo di averti risposto...