sabato, novembre 29, 2014

Il quadro mai dipinto, il libro mai scritto


TL;DR: Se uno ti chiede una chiavica di regalo, tu glielo fai?

Ricordo una rubrica, forse su Max, di Asia Argento. Diceva che molte persone le consigliavano Siddharta. Rispondeva che lei l'aveva già letto e elaborato Siddharta, tipo quando aveva 13 anni. E adesso era passata a roba più seria (segue autore di cui non ricordo il nome). Oggi mia sorella se ne esce e mi dice: sai che puoi regalarmi per il mio compleanno? "Il quadro mai dipinto" di Massimo Bisotti.


Anche a me questo famigerato Siddharta l'hanno regalato che avevo 18 anni. L'ho letto quasi cento anni fa, quindi. Lo ricordo malissimo ma nun dubito che sia un bel libro, un libro importante. L'importanza viene dalla sua universalità, un uomo ha tutto, scopre di non avere niente, medita, digiuna, poi fa un figlio. Vado a memoria e senza guardare wikipedia! Qualcosa in cui ritrovarsi, qualche riflessione, a uno facile che scappi durante la lettura. Pensare: ma guarda che stoico questo tipo che non mangia niente... e cose così.
Ora è tipo un pomeriggio intero che mi chiedo, ma dove l'avrà trovato questo libro mia sorella?
Su: libriconsigliatidapersonechetiodiano.com? 
Ovviamente ho fatto quello che fanno tutti: l'ho cercato su amazon. La mia prima impressione è stata: come fa un libro Mondadori ad avere una copertina così brutta? cos'è quello? Osvaldo Paniccia? Un po' di commenti positivi su amazon comunque, magari è una cosa simpatica, mica possiamo dire che un libro è brutto perché il grafico quel giorno era in ferie?
Seconda impressione, ma questo signore qui chi è? Allora faccio quello che fanno tutti: cerco su google il suo nome. Massimo Bisotti. Google, come saprete, sotto il primo risultato suggerisce le immagini relative, e io ci cliccai! Ho aperto il vaso di pandora. Fatelo anche voi.
Sembra di leggere i testi delle canzoni di Biagio Antonacci. Io a questo punto sono disposto a credere che questi libri non siano un'emerita ciofega solo se mi assicurano che le immagini su google sono frutto di una campagna denigratoria nei confronti dell'autore. "Se non si è disposti a pagare meglio non toccare" "Certe persone non si cercano ma non si perdono" "Per quanti passi io abbia fatto ne basterà sempre uno indietro per raggiungerti". Sono sicuramente frasi estrapolate da un contesto in cui stavano benissimo e sembravano cose sensate. 
Io a Giovanna avevo regalato un libro tempo addietro. L'eleganza del riccio. Un libro pieno di haiku e camelie. Gatti con i nomi dei personaggi di Anna Karenina e giapponesi ricchissimi. Un libro che a me era piaciuto un sacco. Come siamo arrivati a questo adesso? Cos'è andato storto?
E soprattutto, devo farmi i fatti miei e farle il regalo che vuole? 

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