venerdì, gennaio 09, 2015

Miracolo al negozio Namiya - Namiya Zakkaten no Kiseki

Taiwan vs Cina ovvero: trova le differenze!
Autore: Keigo Higashino
Titolo*: ナミヤ雑貨店の奇蹟 (Miracle at Namiya General Store, Jap), 解忧杂货店 (Il negozio che toglie le preoccupazioni, Chn).
Pagine: 291 (385 in Giappone, 352 a Taiwan) Il solito potere di sintesi dei cinesi.
Informazioni gentilmente concesse da Wikipedia.


Trama: Atsuya, Shota e Kohei, tre ladruncoli, trovano rifiugio in un vecchio negozio ormai deserto. Decidono di aspettare lì l'alba per poi fuggire. Durante la notte, però, dalla buca nella saracinesca arriva una lettera indirizzata al signor Namiya, il vecchio proprietario del negozio. L'autrice della lettera, che si firma "il coniglio sulla luna", si trova di fronte ad un grande dilemma e si rivolge al vecchio proprietario per chiedere consiglio. Quella di risolvere le preoccupazioni della gente era infatti un'importante attività parallela che il negozio svolgeva. Dopo qualche discussione i tre ragazzi decidono di provare a rispondere e continuare così il lavoro del signor Namiya.

Higashino è un autore molto prolifico di romanzi gialli. Con questo libro uscito nel 2012 in Giappone ed edito nel 2014 in Cina cambia genere e si butta nel realismo magico che tanto ci piace e tanto va di moda di questi tempi. Un romanzo che è un po' una favola di un omino venuto fuori chissà dove che decide di ascoltare i crucci altrui e mette tutto sè stesso per cercare di trovarvi una soluzione. Nei cinque capitoli si susseguiranno diversi "clienti", cerco di rivelare il meno possibile perché è un libro che a me ha sorpreso molto quindi meglio non anticipari certi dettagli e certe rivelazioni. 

Sappiate comunque che sono arrivato a metà del libro, lo stavo leggendo sul treno di ritorno da Napoli e davanti alla storia del miracolo del negozio mi sono messo a piangere come un cretino, nel treno, circondato da signore russe impellicciate. 
L'anima del giallista di Higashino la ritroviamo nelle anticipazioni e negli incastri che via via si susseguono delineando un filo rosso che collega tutti gli avvenimenti. 
Di questo libro ho pensato: "cavolo, bisogna farne un film, quanto mi piacerebbe tirarne fuori un film" e "voglio scrivere anch'io", penso che si tratti di un bel complimento da fare ad un libro. 

È un libro che consiglio senza remore. Le storie sono belle, toccanti e interessanti e mi sono ritrovato a raccontarle a mio fratello. Spero che venga pubblicato in Italia prima o poi. Yao, il mio caro amico santo, l'ultima volta che è tornato dalla Cina mi ha portato questo e "Himitsu" (秘密), che con ogni probabilità sarà la mia prossima lettura. 

*piccola nota: 杂货店 è un negozio che vende generi vari (casalinghi, cartoleria), che in inglese viene tradotto con general store, drugstore o che so io. se vi viene in mente una parola intelligente per dirlo in italiano fatemi sapere, draconianamente ho deciso di ignorare la questione e chiamarlo "negozio".

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