domenica, ottobre 12, 2008

Angolo rotten tomatoes

A parte l'attesa per la lettera d'invito e la lettura di qualche lezione di cinese la vita scorre senza grossi colpi di scena. Oggi ho ritentato la carta della cucina cinese, ma il pollo gong bao e soprattutto le patate / tu dou si oggi non hanno raggiunto quello che io chiamerei successone.
Va bene, passiamo oltre, ultimamente ho visto qualche film, facciamocene una ragione e vediamo quale valeva la pena e quale meno.

Kung fu panda. Ero un po' reticente, pensavo che il doppiaggio avesse un po' ucciso questo film, c'erano un mucchio di attori americani strafighissimi, e poi ero convinto della superiorità genetica di wall-e (non ancora visionato). comunque se l'è cavata, in alcuni punti ho riso, la sequenza iniziale è carina, il personaggi buffi. voto 7
Gomorra. Un film curioso, difficile, di quelli impegnati dove la storia sfilacciata fai un po' fatica a seguirla e comandano i contrasti, i silenzi e le immagini, l'attesa e, saltuariamente, le canzoni napoletane. Una sorta di film di denuncia su una realtà molto difficile, mi ha incuriosito il ringraziamento finale agli abitanti di scampia per la loro disponibilità. E' come se avesse smorzato i toni quasi documentaristici del film. ci rappresenta agli oscar, ma aldilà del pregevolte intento di denuncia rimane un film poco digeribile. voto 6+, per l'impegno.
Teeth. Una ragazza scopre di avere la vagina dentata, è un film assai curioso, non sono riuscito a trovargli nè un capo nè una coda, come se sfuggisse ad una classificazione, dovrebbe essere una sorta di horror, non so se confermare. Perché vederlo? per la comicità (in)volontaria? non saprei. voto 5
Hancock. Tra i film visti il più delundente, e comunque non mi aspettavo pressochè nulla da questo film, nonostante tutto è riuscito a deludermi ed in questo è stato quasi pregevole. voto 4
Riding alone for a thousands of miles (wikipedia dice che il titolo italiano è mille miglia lontano, brutto titolo, ignoriamolo). Ovviamente la sorpesa arriva dal film che non ti aspetti, questo qui l'ho messo ieri notte pescandolo tra i dvd che avevo comprato in Cina, girato da un Zhang Yimou (Yimou si legge più o meno come si scrive: i-m-o-u, diffidate da quelli che leggono "imù", "imoo" sarebbe già più accettabile) reduce da qualche wuxia e in procinto di girarne qualcun altro. E' un film ambientato tra Giappone e Cina, una Cina da cartolina (le persone sono iper-buone, iper-magnanime, iper-generose e tutto funziona a meraviglia) che fa da sfondo ad una drammatica storia di affetti tra un padre ed un figlio. Sostanzialmente è un film di viaggio come esperienza di auto-isolamento e stranimento culturale, mi pare difficile dire che la storia in fondo non abbia qualcosa di stucchevole, eppure i personaggi, il motivo dell'opera nuo cinese, lo scenario dello yunnan vince facilmente le remore bacchettone. voto 8.

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