sabato, febbraio 25, 2012

Un giorno questo dolore ti sarà utile

Spero che Google non vi abbia attirato qui con l'inganno. Se è capitato me ne scuso. Il titolo di questo post è una frase che mi è rimbalzata in mente. Non parlo né di romanzi né di film qui. Anche se ho appena visto The Descendants e ve lo consiglio. Qui parlo di me. Di Mario Parlato, 30 anni, che vive da quasi quattro in Cina. Anzi, non parlo di me. Cioè, di cosa parlo non lo so. E' l'ennesima puntata della posta del cuore. E la domanda di oggi è: quanto dura una notte?

Chissà ognuno avrà la sua risposta. So solo che adesso sono le tre e mezza di notte e questa promette di durare tanto. Bisogna solo aspettare che il giorno passi. E' la cosa più ragionevole da fare. Ma allora perché non dormo? E domani cosa succederà? Quindi grosso modo è così: in Italia è un po' presto per andare a nanna. In Cina magari qualcuno fa le ore piccole, è pur sempre sabato sera. Ma un sacco di loro staranno dormendo, a maggior ragione vale qui nel dormitorio. E mentre tutti dormono un momento che generalmente passa senza che neanche ce ne accorgiamo per me si è dilatato infinitamente. E così ho pensato di scriverci su un post. Tanto per.
Sul resto non mi dilungo, magari ci ritorno se tra un ora sto ancora qui con gli occhi sbarrati. Nel frattempo mi godo il tempo che non passa e i miei stati d'animo che si alternano impazziti. Buonanotte.

Nessun commento: