martedì, settembre 01, 2009

Chi ha paura del Dalai Lama?

Beh, una riflessione superficiale in cui mi sono imbattuto oggi per caso, ero così distratto dall'odio che i cinesi covano nei confronti dei giapponesi che quando ho suscitato una (internettiana) discussione tirando fuori il Dalai Lama un po' sono rimasto sorpreso. Insomma, niente che non si potesse immaginare, però a guardarlo in foto con quel sorriso che manco la scioglievolezza di lindor (guardare foto), poi ci aggiungi che hai visto il piccolo Buddha di Bertolucci da piccolo e rimani affascinato da quello che vedi, metti che ha pure preso il nobel per la pace e quindi per un attimo non ci pensi che quello che è arrivato a Taiwan per pregare potrebbe essere in fondo il maligno sotto mentite spoglie. Insomma ci rimani male. I cinesi mi sa che non l'hanno visto il film di Bertolucci.

Tutto nasce dalla frase che ho visto girare come firma su QQ e Xiaonei "台湾…你妈六十大寿…喊你回家吃饭" (Taiwan, tua Mamma compie 60 anni, ti sta chiamando a casa per mangiare), che un po' mi aveva impressionato negativamente perché meme di un fenomeno internettiano recente [un post sul forum cinese di World of Warcraft intitolato "贾君鹏你妈妈喊你回家吃饭" (Jia Junpeng, tua mamma ti sta chiamando a casa per mangiare, qui tutte le informazioni del caso)]. Insomma, io vedo Wilson che ha oggi questa firma su QQ e la butto lì dicendo che in questi giorni c'è il caro Dalai Lama a Taiwan (e sottintendendo tutto il sottointendibile o forse non sottointendendo niente, ma semplicemente in attesa della reazione) e la risposta ovviamente non tarda ad arrivare manifestandosi nella fattispecie in due link a due filmati di tudou: due spezzoni di telegiornale in cui il dalai lama veniva accolto da facinorosi (come direbbero le nostre amate testate italiane) che nel primo gli gridavano contro: "滚回去,滚回去" (una forma molto colorita di "tornatene da dove sei venuto" ) e nel secondo "我们要救灾,不要来添乱" ("Vogliamo portare aiuto, non altri casini" in parole povere, riferendosi alla situazione delicata dopo l'arrivo del tifone Morak). Wilson certo ignorava che un italiano prenderebbe per buono quello che dice un telegiornale forse solo se gli venisse propinato col sistema "Arancia Meccanica", ma tanto sicuramente non c'è arrivato manco quello in Cina. Segue il discorso che il Dalai Lama ha ferito la "famiglia cinese" minacciandone l'integrità più inutilità della visita Taiwanese dato che la maggior parte di quei disgraziati non è Buddista (parole sue, non dati wikipedia) e quindi forse ne faceva a meno delle sue preghierine. Comunque c'è da dire che c'erano in 15mila a Taipei a guardarlo e gente che faceva la fila dalla sera prima per vederlo secondo il Taipei Times. Deciso a fare un campione statistico mi azzardo a chiederlo anche ad Evelyn con la candida domanda (a bruciapelo) "你喜欢达赖喇嘛吗?" (Ti piace il Dalai Lama?) a cui mi sono sentito rispondere, in estrema sintesi, che no, non le piace, e tra le altre cose ciò che spicca è la sua doppiezza di atteggiamento (che tradisce, sempre secondo lei, i principi del buddismo stesso), bello, pacioso e candido nei confronti degli occidentali e di tutt'altra pasta nei confronti dei cinesi. Nel frattempo in attesa che si compia la sorte di quest'altro nemico della Cina, io riprometto di informarmi un po' più in merito (quanto è urticante quando i cinesi attaccano la manfrina di "voi occidentali non sapete una cippa della nostra storia eppure i vostri media... bla bla bla"), comunque per me già il fatto che adesso il partito comunista cinese si vuole mettere a sindacare sulla prossima reincarnazione del dalai lama, memore di papi, antipapi, corsi e ricorsi, non promette nulla di buono...
foto trafugata qui

1 commento:

Elisabetta ha detto...

Grazie per avermi illuminato sulla giaculatoria internettiana: ebbene sì, è arrivata anche da queste parti, e io mi stavo preoccupando per la povera mamma di 台湾... ;)
Per il resto, leggendoti mi viene da pensare: dove non può la distanza, può la politica? c'entrerà solo di striscio, ma una volta ho sentito un'amabile signora affermare con la certezza più invidiabile che non avrebbe mai e poi mai potuto innamorarsi né tantomeno amare un uomo di fede politica antitetica alla propria, e ringraziare il cielo che il suo invece condivisse con lei la stessa 'fede'... ma è davvero davvero così che funziona? :)
Per spezzare invece una lancia in favore di Wilson (ma un altro nome proprio no, eh?), ho idea che da quaggiù vediamo il dalai lama come potrebbe vedere il papa un cattolico cinese... intendo dire che a mio avviso parliamo comunque di massime autorità sì religiose ma soprattutto politiche, il che riporta decisamente a terra quell'aura idealisticamente eterea che trasuda dal tuo post... :)
p.s: per inciso, ho visto il film di Bertolucci ai tempi del liceo: ricordo che la scuola ci portò addirittura a vedere l'anteprima al cinema, con annesso dibattito, ma fortunatamente ero troppo timida per seguire il suggerimento della studentessa dell'ultimo anno seduta davanti a me, che a un certo punto mi consigliò di andare sul palco e rendere tutti partecipi della serie di obiezioni che stavo sollevando animatamente e non abbastanza sottovoce... :)