...cavalli così così.
Anche oggi, dopo la solita assenza dai teleschermi si inizia con una citazione (non)dotta. Che dà anche il titolo al post, e cioè 好马不吃回头草 che vuol dire pressapoco che un cavallo buono non bruca l'erba che sta dietro. Nel caso il significato non sia immediato (non lo è?) vuol dire che non si torna dietro sulle decisioni prese, non si torna dietro in generale, se vuoi essere un buon cavallo. Altrimenti fai il cattivo cavallo e chissenefrega. L'esempio da manuale è che no, non puoi cercare di riavvicinare le persone che sono state parte della tua vita, perché quella gente lì è erba passata.
La firma che ho su QQ e che aggiorno ogni giorno pazientemente indica che mancano 5 giorni al rientro in Italia. La cosa strana è che oggi inizio delle nuove lezioni, così, per 5 giorni. Sarebbero potute essere un po' di più ma non mi andava di spostare il volo quindi per ora si fanno queste qui, poi si vedrà. E come al solito rientrare in Italia implica che non ho la più pallida idea di cosa farò dopo, e ogni volta è un dramma.
Quest'anno è particolarmente travagliato, per ora in due parole temendo di rimanere senza lavoro ho firmato un contratto con la scuola per il nuovo anno, con lo stipendio abbassato, ma che cari, no? Poi il mio collega ha firmato un contratto per le mie stesse ore con una paga leggermente un po' più alta. Al che molto politically correct ho scritto al dipartimento: volete prendermi in giro per il terzo anno di fila? anche no! quindi non so cosa ne sarà di me ma a questo punto l'anno prossimo niente scuola a Nanchino, il che mi mette addosso una grande paura, angoscia ma anche un grande senso di liberazione. Almeno non dovrò inghiottire un po' di grossi rospi pur di continuare ad avere un tetto sotto il quale dormire e un salario per fare un po' di spese.
La domanda, che ha davvero del ninja inside, che mi è stata fatta da persone diverse (ma dove l'hanno trovata? su yahoo answers?) è: dove ti vedi tra cinque anni? quale scelta lavorativa devi fare affinché tu possa andare in quella direzione? E la risposta, mi dispiace, davvero inevitabile è... ma io che diavolo ne so! Una persona molto cara mi ha detto: rifletti, pensa a cosa vuoi dalla tua carriera. Ora io no, non c'ho bisogno di pensarci: a me della carriera, ora come ora non me ne frega una mazza. Niente del lavoro, ancora meno dei soldi. Non è forse lecito che ognuno abbia le sue priorità? Intendiamoci, certo, ci sono tante cose che mi piacerebbe fare, però appunto, se dovessi fare delle scelte non esiterei neanche un momento. Vorrei stare a Nanchino per stare assieme alla persona che quest'anno ho conosciuto e a cui voglio bene. Cioè, ma a un certo punto chissenefrega che sto qui ad insegnare italiano, a sistemare i piatti al buffet del ristorante di un albergo, a pulire i tombini? Sono ordini di grandezza differenti, secondo me. A che serve avere la carriera se non hai la salute, per dire? Ecco, per me è lo stesso discorso. Ciò dimostra che sono qualcosa di meno? Che non ho ambizione? Non lo so. E se la persona a cui voglio bene mi dice che no, non devo scegliere questo, ma devo pensare alla carriera, allora che si fa? Boh, intanto si chiude un capitolo della vita, pare. Per il resto incrociamo le dita.
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