In questi giorni si parla del ritiro di Avatar dalle sale (non quelle 3d, le 2d, diciamo) della Cina, ritiro che verrà effettuato in anticipo di un paio di settimane rispetto a quanto programmato, pare per fare spazio a Kongzi. Il film con Chow-yun Fat sulla vita di Confucio. Ora ci sono diversi modi di approcciarsi a queste cose, uno è lo stile di Danwei, i fatti, i rumors, i link, gli update (leggete qui). L'altro quello che si trova su L'unità, su Repubblica ecc ecc (leggete qui e qui). Dove i fatti vengono relegati al minimo indispensabile e subito prende piede l'analisi (fanta)politica che non vale neanche la pena di mettersi a leggere tanto è la stessa dalla notte dei tempi.
Ora di certo non verrò io qui a negare che la decisione sia una cretinata, però di fronte ad una verità non dico complessa, ma almeno sfaccettata, leggere tutte queste implicazioni politiche e questi accostamenti ad altre situazioni incresciose che, insomma, si fa davvero fatica a non trovare pretestuali mi dà un po' sui nervi.
Veniamo al dunque. Il fatto che venga ritirato dalle sale 2d e non quelle 3d ha una spiegazione talmente semplice da risultare banale: la Cina (almeno che io sappia) non produce questo genere di film, orbene ci sono tante sale attrezzate per il 3d e avatar continua a spopolare non avrebbe senso toglierlo e invece no, per l'invitato questa è una spiegazione troppo banale e quindi deve attaccare il melodramma, ricordarci che i cinema 3d stanno nelle grandi città e invece in tutte le sterminate campagne cinesi ai poveri contadinelli viene tolta la possibilità di verdersi questa opera che incita alla democrazia, alla ribellione (l'avesse tirato fuori qualche anno prima Cameron e proiettato in Iraq e Afghanistan non ci sarebbero state le guerre... accidenti). Ma dico io, ma da quale pulpito? Facciamo un paragone un po' forzato: io vivo vicino Sorrento e ci sono due cinema in zona. Ora, all'arrivo di un qualsiasi vacanze di natale, quante speranze ci sono che gli altri film rimangano in sala? E davvero vogliamo accostare un film sulla vita di Confucio con quello che ci propinano i Vanzina ogni santo anno? Ma che fortunati i campagnoli cinesi, lasciatemelo dire!
Comunque se devo dire la mia sul film l'essere passato dal Jack di Titanic al Jake di Avatar ha ucciso la metà della poesia del film. Dovrebbero sceglierseli un pelino meglio i nomi di questi protagonisti.
Ora di certo non verrò io qui a negare che la decisione sia una cretinata, però di fronte ad una verità non dico complessa, ma almeno sfaccettata, leggere tutte queste implicazioni politiche e questi accostamenti ad altre situazioni incresciose che, insomma, si fa davvero fatica a non trovare pretestuali mi dà un po' sui nervi.
Veniamo al dunque. Il fatto che venga ritirato dalle sale 2d e non quelle 3d ha una spiegazione talmente semplice da risultare banale: la Cina (almeno che io sappia) non produce questo genere di film, orbene ci sono tante sale attrezzate per il 3d e avatar continua a spopolare non avrebbe senso toglierlo e invece no, per l'invitato questa è una spiegazione troppo banale e quindi deve attaccare il melodramma, ricordarci che i cinema 3d stanno nelle grandi città e invece in tutte le sterminate campagne cinesi ai poveri contadinelli viene tolta la possibilità di verdersi questa opera che incita alla democrazia, alla ribellione (l'avesse tirato fuori qualche anno prima Cameron e proiettato in Iraq e Afghanistan non ci sarebbero state le guerre... accidenti). Ma dico io, ma da quale pulpito? Facciamo un paragone un po' forzato: io vivo vicino Sorrento e ci sono due cinema in zona. Ora, all'arrivo di un qualsiasi vacanze di natale, quante speranze ci sono che gli altri film rimangano in sala? E davvero vogliamo accostare un film sulla vita di Confucio con quello che ci propinano i Vanzina ogni santo anno? Ma che fortunati i campagnoli cinesi, lasciatemelo dire!
Comunque se devo dire la mia sul film l'essere passato dal Jack di Titanic al Jake di Avatar ha ucciso la metà della poesia del film. Dovrebbero sceglierseli un pelino meglio i nomi di questi protagonisti.
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