Ritorniamo ad Haruhi Suzumiya. La 'saga' attualmente in onda si chiama endless eight. Cerchiamo di riassumere la storia in maniera interessante senza che suoni ridicola o assolutamente inutile per chi non guarda i cartoni animati: orbene, le vacanze estive sono iniziate e Haruhi compila una lista di cosa da fare con i suoi amici affinchè esse vengano vissute al massimo e siano indimenticabili. Ma alla fine di quella che sembra una deliziosa estate qualcosa non torna, e tutto riparte dall'inizio, il mondo come lo conosciamo diventa un cerchio chiuso dove non c'è passato ne' futuro ma solo un anello che spazia dal 17 al 30 agosto. Se mi sono espresso decentemente avrete capito che il tema è una sorta di riproposizione del film "ricomincio da capo" dove l'unica persona coscente del loop è la povera Yuki e a lei l'amaro compito di rivelare a Kyon quante volte si e' ripetuto finora il giro: 15499.
Questo e' il mio endless seven. I giorni di luglio sembrano destinati a ripetersi tutti uguali, sveglia la mattina, colazione, internet, nullafacenza. Le persone che vengono a casa, le chiacchiere in chat, tutti gli avvenimenti, sembra un copione già scritto. Ma ciò che è veramente amaro non è questo. Affatto. Da un certo punto di vista trascorrere giorni tranquilli sebbene un po' noiosi e ripetitivi non e' il male ultimo, giusto quel retrogusto amaro dello spendere inutilmente giorni che vorrei impiegare in un modo un pelo più costruttivo. La fregatura sta sempre nei miei pensieri, eh, questi bastardelli, che si ripetono crudeli e paranoici anche loro di giorno in giorno. E non c'è modo di metter loro fine, ecco la fregatura dei giorni tutti uguali, non ho altro a cui pensare, non ho imprevisti, non ho distrazioni. Solo un senso di mancanza lacerante che mi corrode dentro, ed ogni giorno si riazzera, il mio animo è diventato il fegato di Prometeo.
Questo e' il mio endless seven. I giorni di luglio sembrano destinati a ripetersi tutti uguali, sveglia la mattina, colazione, internet, nullafacenza. Le persone che vengono a casa, le chiacchiere in chat, tutti gli avvenimenti, sembra un copione già scritto. Ma ciò che è veramente amaro non è questo. Affatto. Da un certo punto di vista trascorrere giorni tranquilli sebbene un po' noiosi e ripetitivi non e' il male ultimo, giusto quel retrogusto amaro dello spendere inutilmente giorni che vorrei impiegare in un modo un pelo più costruttivo. La fregatura sta sempre nei miei pensieri, eh, questi bastardelli, che si ripetono crudeli e paranoici anche loro di giorno in giorno. E non c'è modo di metter loro fine, ecco la fregatura dei giorni tutti uguali, non ho altro a cui pensare, non ho imprevisti, non ho distrazioni. Solo un senso di mancanza lacerante che mi corrode dentro, ed ogni giorno si riazzera, il mio animo è diventato il fegato di Prometeo.
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