Ritorniamo alla mia vita, anche se la tentazione di continuare la chiacchierata nei commenti del post precedente è tanta. Non smetterei mai, poi tutti quei commenti, per di più anche in cinese, sono contento come una pasqua. Oggi è partita mia sorella per la sua (in fondo breve) avventura inglese. Immagino il suo stomaco stringersi un po' all'idea di partire, chissà perché mai? in effetti a differenza mia non ha conosciuto i suoi compagni di viaggio se non oggi stesso e mentre io ho trovato l'estate e la convenienza quasi ridicola lei va incontro ad un paese piuttosto freddino e temo, neanche tanto economico per noi che paghiamo i nostri conti in euro. Vale la pena di notare che all'aeroporto in tre o quattro vigilanti ci hanno fatto notare che il posto in cui i ragazzi potevano radunarsi per la partenza era FUORI, fuori dall'aeroporto: un tour operator che vuole radunare ragazzini sedicenni per il check-in del loro volo in inghilterra dentro l'aeroporto non può farlo. nella mia ignoranza, mi sembra oltraggioso, e ridicolo. Non batte l'idea più strampalata del millennio: quella di far pagare un euro i carelli per le valigie (io arrivo da timbuctu e ti aspetti che abbia un euro nella mia tasca per pagare il carrello??), però insomma, mi dà l'idea dei servizi che questo aeroporto internazionale sa offrire.
Giovanna è partita ed adesso noi ci ritroviamo in quattro. Sembra così silenziosa la casa in quattro persone. Non ci sono neanche Paolo e Chiara (piacere di averti conosciuto!) ad animare l'atmosfera, uno scenario davvero curioso. Dall'aeroporto siamo andati a guardare il vulcano buono, che non è un sublime scenario naturale ma un centro commerciale nel napoletano, vulcaniforme, appunto. Tornato a casa un po' divertito e un po' provato dal giro riprendo i miei ritmi, ancora non ho ripreso a studiare, leggo un po' di fumetti su internet, e ogni giorno qualche ricordo della permanenza pechinese torna a trovarmi e l'idea del senso che ha tutto questo e di quello che ne sarà di me sembra un'immagine che giorno per giorno diventa più nitida.
Angolo olimpico: uff, ne guardo troppo poco! io non sono uno sportivo è vero, però insomma, guardare gli esercizi di esercizi di ginnastica è sempre stupefacente, impossbile non far cadere la mascella di fronte a tali esibizioni di maestria e grazia (pensare invece che tra le altre competizioni ci sono calcio tennis basket e beach volley invece mi lascia perplesso, boh, sarà questione di gusti).
Giovanna è partita ed adesso noi ci ritroviamo in quattro. Sembra così silenziosa la casa in quattro persone. Non ci sono neanche Paolo e Chiara (piacere di averti conosciuto!) ad animare l'atmosfera, uno scenario davvero curioso. Dall'aeroporto siamo andati a guardare il vulcano buono, che non è un sublime scenario naturale ma un centro commerciale nel napoletano, vulcaniforme, appunto. Tornato a casa un po' divertito e un po' provato dal giro riprendo i miei ritmi, ancora non ho ripreso a studiare, leggo un po' di fumetti su internet, e ogni giorno qualche ricordo della permanenza pechinese torna a trovarmi e l'idea del senso che ha tutto questo e di quello che ne sarà di me sembra un'immagine che giorno per giorno diventa più nitida.
Angolo olimpico: uff, ne guardo troppo poco! io non sono uno sportivo è vero, però insomma, guardare gli esercizi di esercizi di ginnastica è sempre stupefacente, impossbile non far cadere la mascella di fronte a tali esibizioni di maestria e grazia (pensare invece che tra le altre competizioni ci sono calcio tennis basket e beach volley invece mi lascia perplesso, boh, sarà questione di gusti).
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