lunedì, gennaio 30, 2006

Disillusione

Il post precedente parlava di caffè, questo pure ( o almeno così comincia, dove si va a parare nessuno lo sa), non lo stesso caffè, però. Stavolta questo, non per vantarmi, ma io fesso non sono e questo finora è il caffè che ho provato che mi è piaciuto di più. Dopo aver religiosamente scaldato gli avanzi del sabato ( e cercato di rimuovere i suoi bagordi che andrebbero celebrati con un altro post o forse due), apro il barattolo del coffee, niente coffee, ma mica perdo la flemma io, sa, apro la dispensa, tanto lo so che l'ho comprato, ma il caffè non c'è! Ecco, quei 5 secondi in cui la mente vaga e si perde, s'affoga ebbra di se stessa, contempla universi paralleli in cui il caffè che credevi di aver comprato non l'hai già consumato, corre così tanto che brucia la gola, poi ritorna nel corpo ancora intontita, ma quel caffè non c'è e non c'è viaggio mentale che lo riporti nella mia credenza. Decisamente non dovevo piangere sul caffè versato. Ho provato a tener duro, ho coltivato il rancore dentro me, poi ho ceduto, son dovuto correre a comprarlo al supermercato, la crisi d'astinenza era dilaniante. Beh, il caffè due post li valeva.
Oggi ho chiamato un annuncio di una ditta di import-export, ma niente da fare, non so il cinese, kaputt. Uff, ma io quando l'imparo? Lavorare nell'import-export non mi sarebbe affatto dispiaciuto, anzi, diciamola tutta, mi affascinava un casino... ma niente cinese niente lavoro, uff, sono afflitto.
Da qualche giorno è passato il chūnjié, la festa di primavera che festeggia il capodanno cinese, buon anno del cane a tutti!! toh, il corriere ha tirato fuori un bell'angolino yìdàlì shēnghuó ( vita italiana) tutto in mandarino stretto, Jessie mi fa notare che lo stile di scrittura non è proprio giornalistico, però è una cosa simpatica, no?
( qui ho preso l'immagine, thanks)

mercoledì, gennaio 25, 2006

Incredibile!

Si sa, il marketing non è acqua. Niente sfugge alle sue leggi, una maglia fitta attraverso cui non passa un goccio d'acqua o un granello di sabbia. Oggi ho assistito ad uno dei suoi capolavori: dopo la deliziosa cena di stasera ( sushi + creme brulè)( uhh, la creme brulè) siamo arrivati alla carta dei caffè ed ho visto il fantastico manifestarsi: il caffè a 2,50, 2,80 e 3,20 € ( EURI!). Quale sarebbe stata la reazione in un comune essere umano, non lo so, io però mi sono sciolto in brodo di giuggiole. Se Vanna Marchi avesse truffato i poveri vecchietti vendendogli caffè invece dell'acqua e sale mi incatenerei davanti al tribunale per supplicare un'assoluzione piena. Il caffè è un viaggio, onirico e salvifico, decisamente un'invenzione magnifica.

Tidbits (cos'altro accade nel mondo): Qui il povero Marquez dichiara di non aver scritto neanche una riga nel 2005 ( come me, diavolo di un Gabriel!), povero, quasi mi son sentito in colpa ad un post di distanza dall'aver dichiarato il nuovo approccio alla sua opera più celebre. Sorry Gabriel! ( mors tua vita mea... ihihih)
Inoltre: il parlamento ha modificato la legge sulla legittima difesa, sono estremamente contrariato e probabilmente sono uno dei pochi, sembrerebbe che l'unanimità tutta (o quasi) degli italiani sia d'accordo. Ricordate il mio discorso su crash pochi post fa? Ecco, per qualche perversa ragione non sempre qualcosa di ampiamente condiviso parrebbe essere qualcosa di giusto.
Non sono ancora soddisfatto delle pieghe che prende questo blog, non so, forse sono arrabbiato con me stesso perché combino poco e nulla, oggi però mi sono arrivati più commenti del solito, mi ha fatto molto piacere. Peccato che quando qualcuno viene a trovarmi in questa casetta virtuale non abbia tè e biscottini virtuali da offrirgli! Sumimasen! Anzi, in cinese, duì bu qi!

hop hop hop...

Niente di che... ieri mattina sono uscito con -3 e la neve, credevo di morire. Per il resto solite cose, dormo, mangio e sto davanti al pc. Ho spolverato il tappetino, uh yeah. Dance dance revolution è un gioco dannatamente divertente ed uno dei pochi modi per farmi fare un minimo di movimento ( che non sia correre al cinema, al ristorante o in sala giochi). Se non avete idea di cosa stia parlando date un'occhiata qui.
Usciti i fratelli Karamazov è entrata un'altra epopea: Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, questa l'edizione, per ora sono agli arbori, qualche commentino a libro inoltrato magari ( dovrei metterlo anche nella sidebar, ma chi ne ha la forza...).
Poco fa abbiamo provato l'online di Dead or Alive 4, non c'è che dire, rispetto al mondo sono ancora una schiappa, ma certo se c'è un modo per diventare più bravi è confrontarsi continuamente con gli altri.
... e intanto quatto quatto qualcosa di brokeback mountain (8.1/10 su imdb, 87% su rottentomatoes, mica un filmetto) mi s'è infilato sotto la pelle, rivedo in maniera onirica le atmosfere del film, c'è qualcosa in quel film che mi sembra entrato nella leggenda. Così come allo stesso modo rivedo i protagonisti de la tigre e il dragone fluttuare senza peso tra le cime degli alberi e ruotare attorno al destino verde, grazie ancora Ang.

lunedì, gennaio 23, 2006

Questo l'ho fatto io!

Ecco a voi Nono di Top o nerae 2! Come dite? Ributtante?
... eh, ognuno fa quel che può, intanto mi son tolto la suina soddisfazione di mettere un mio disegnino sul blog e non un'immagine trafugata in giro. Ultimamente, dato che non bazzico l'università e non seguo più ( noiose) lezioni disegno anche molto meno, cmq dubito che questo sia il primo e l'ultimo. Appena posso qualche altra creazione farà capolino, già già.
Disegno a matita + colorato con fireworks :3
A presto!

sabato, gennaio 21, 2006

L'amore è una forza della natura

<- Questo bell'omino viene da Taiwan, una decina di film all'attivo, qualche oscar, un leone d'oro. Ho visto la sua ultima fatica Brokeback mountain ( un particolare ringraziamento a chi ha deciso il nome italiano, mi ha fatto ca***e), innanzitutto qualche dato: la storia inizia nel 1963 e narra della relazione segreta tra due cowboy del wyoming e delle loro vite negli anni seguenti.
Il resto è tutta arte che cola: il buon Ang ci s'è messo d'impegno e la cura per il dettaglio è stata massima, il tentativo di trasporre il mondo dei 'vaccari', di un'america poco raccontata, le atmosfere, la fotografia ( da cartolina), la stessa narrazione che sceglie di racconate un amore in modo poco convenzionale ma accattivante e reale. Merenghetti su il corriere afferma che non gli "sembra il capolavoro che il Leone d'oro di Venezia e i quattro Golden Globe (e forse i futuri Oscar) starebbero a testimoniare" pur riconoscendo i suoi indubbi meriti, io ne so poco di cinema e magari c'ha ragione lui.
In ogni caso anche alla storia vanno dedicate due paroline: la messa in scena è particolarmente drammatica, una prima metà del film è in gran parte dedicata alle cartoline di cui sopra, alla natura selvaggia dei pascoli sulle montagne, dopo tutta questa bucolicità ( rivangata poi negli anni a venire) esplode un meccanismo di amor perduto, vite infelici e tutta la sommatoria di drammi umani che di più difficilmente si può ( anche se, preciso di nuovo, raccontata davvero con una certa finezza, senza mai scadere). D'altra parte se li chiamiamo film 'drammatici' qualcosa vorrà pur dire e da questo punto di vista è senz'altro riuscitissimo.
Complimentoni anche a Jake "Darko" Gyllenhaal, bravo bravo.

Saltando di palo in frasca, dall'ambrosia, dall'arte distillata a ben altre più tristi e mondane situazioni che purtroppo affliggono il nostro paese dedico il mio angolino perla della settimana a questa notizia. I toni, però, non rendono, mi ha colpito vedere stiscia la notizia ( alias: pillole quotidiane di concentrato di letame) con annessa gente nel servizio che urlava: ha umiliato la nostra regione, è una vergogna per la sardegna. Sinceramente mi hanno fatto un po' pena, come i cowboy, ma senza storia struggente in sottofondo, dovrebbero riflettere su questo. Ricci, se ci sei batti un colpo e defilati da questa teatrino macabro.
Tornando al GF, ovvio che i poveretti hanno fatto il gioco dell'Endemol, montando una polemica su un trucchetto semplice semplice ( degno del gioco degno delle tre carte), sopravvalutando all'infinito una cosa che certo non andrebbe presa come metro di ciò che l'Italia fa o pensa. A me non dispiace per il GF, dispiace per la gente comune che si umilia così, come se ci fosse un merito o un vanto dietro tutto questo.

giovedì, gennaio 19, 2006

Tentativi ( inutili?)

Ebbene si, provo a modificare il template. Oggi ho ravanato in 300 siti, tra inglesi e italiani cercando una guida, un programmino semplice semplice per generare due template low-profile, ma nulla, pare che io debba imparare ( per modificare un template?) pagine su pagine di html e padroneggiare con maestria i CSS, al solo pensiero mi è calata la pressione e mi son detto: vabbè, facciamo una cosa taralluccio e vino.
Così ho provato a modificare solo l'immagine dell'header, roba da copia e incolla, immagino che il risultato sia una vera "chiavica" (cit.), vabbè, valeva la pena di sperimentare. Terrò questa per un periodo di omaggio a Lady Vendetta ( supportate il grande cinema, maledetti! guardatelo!) poi per la vergogna tornerò a tutto come prima, semmai cercherò un template fatto da uno che ce ne sa più di me.

La conclusione della trilogia

Praticamente è diventato un blog sul cinema questo ( come ce ne saranno miGLiardi migliori di questo qua), ma IL film è arrivato e io che faccio, non ne scrivo? Chinjeolhan Geumjassi, al secolo Sympathy for lady vengeance ( in Italiota: Lady Vendetta), terzo episodio della trilogia sulla vendetta di Park Chan-Wook, presentato alla scorsa mostra di venezia e arrivato solo ora nei cinema ( quando in Corea è uscito il DVD, in pratica) è stato visionato.
Un trionfo, a cominciare dai titoli di testa ( sopra un'immagine) che qualcosa col senno di poi già comunicano, Chinjeolhan Geumjassi è l'episodio della serie che ha una protagonista femminile è un episodio lirico, raffinato e doloroso, non c'è traccia della violenza che trasudava dagli altri due episodi ( questo e questo) eppure in quello che viene mostrato non c'è neanche pietà, avvicinandosi al drammatico finale stentavo a credere in quello che vedevo.
Ad un primo tempo molto più dinamico e ricco di balzi temporali corrisponde un secondo più riflessivo in cui piano si dipana la vendetta della protagonista che, per chi non conoscesse la trama, ha trascorso tredici anni in carcere confessando un infanticidio non commesso da lei.
Coglie inevitabilmente nel segno Park Chan-Wook con la sua saga di film su un sentimento così accecante e violento al cui giogo non si può sfuggire e in ogni capitolo ne sviscera un lato, sebbene stilisticamente diversi il tutto mi sembra tenere alla grande e questo film costituisce una bellissima e amara conclusione. Anche senza far gareggiare i titoli fra loro come galli da combattimento riferisco però di aver letto in giro che Oldboy potrebbe stare un gradino sopra.
Probabilmente ci vorrebbero un po' di due punti in più in questo post, ma pazienza, correggerò domani se ne avrò voglia, un ultimo saluto al cinema coreano che ultimamente, a mio avviso, ha davvero ridefinito gli standard, tra Park Chan-Wook e Kim Ki-Duk non ce n'è per nessuno. Guardatelo.

martedì, gennaio 17, 2006

Contatto fisico

Pare che Paul Higgis avesse visto il momento della sua morte e guardando la sua lapide vide che c'era scritto: qui giace il creatore di walker texas ranger. Il buon Paul ha pensato che così non andava affatto bene. Ed è stata una fortuna che se ne sia reso conto: questi ultimi anni ha scritto la sceneggiatura di Million dollar baby ( e scusate se è poco) sua pure anche la scenggiatura e la direzione di Crash, di cui mi accingo a dirvi due cose buone.
Crash è uscito nei cinema italiani lo scorso novembre, immagino se lo sian cagati in pochi, questo mi pare già un buon motivo per tenerlo in considerazione. E' un film di tipo corale, alla magnolia (inchino) per intenderci e diciamo che le tematiche principali sono due: l'assenza di contatto tra le persone ( da cui il titolo italiano: crash - contatto fisico ) e i pregiudizi razziali in questi momenti un po' difficili per tutti. Un film drammatico, molto toccante, accompagnato da scelte musicali in alcuni momenti davvero brillanti e da un cast estremamente variegato e davvero felice.
Ogni tanto qualcuno vuol vedere/noleggiare un filmone ma non sa quale, la mia risposta è: prendete Memento. Avete visto memento? prendete Crash. Sicuro che non ve ne pentirete ( a meno che non siate macchine incapaci di provare alcun sentimento).
Il prestito è scaduto, non ho finito il libro, accidenti a me. E adesso che ne sarà di Dmitrij, di Ivan e di Aleksej? Speriamo che facciano i bravi anche senza il sottoscritto.
Buonanotte a tutti, per smanettare vicino a Dead or Alive 4 s'è fatto tardissimo, tsk!

domenica, gennaio 15, 2006

Figli di un dio minore

Di ritorno dalla capitale, dove c'era proprio un bel freschetto, qualche minuto in più e la morte per ipotermia sarebbe stata più che una mera eventualità. Scopo primario quello di manifestare per i PACS ( copertura irrisoria della stampa: corriere, repubblica, ansa), cui, a parte i radicali non s'è ben compresa quale fosse l'adesione politica, probabilmente di nessuno, tutti gli schieramenti si sono dissociati tranne qualche sparuto parlamentare preso qui e lì, confortati poi dalla presenza di Alessandro Cecchi Paone ( che gioia).
Ho sperimentato un po' l'ebbrezza avvilente di sentirsi figli di un dio minore, mentre la stampa continua a dare pagine su pagine ai pacchiani botta e risposta tra il premier e gli altri amici suoi. Piuttosto voglio riportare una frase di Ivan Scalfarotto sentita ieri: I pacs in fondo già esistono: ai parlamentari è concesso estendere benefici di tipo economico ai conviventi more uxorio, quello che vorremmo e che ciò fosse esteso anche a tutti i cittadini ( cito con riserva di errore). Mi chiedo se qualche miserabile si sia preso la briga di commentare questa di affermazione piuttosto che dare la solita risposta standard che le agenzie si affrettano a riportare riducendo tutta la discussione a "Benedetto XVI vs Culattoni" ( sigh sigh e strasigh). Qui l'appello, scovato un po' in ritardo, di Scalfarotto.
Note di colore, ovvero tutto quello che ho fatto a parte manifestare.
I saldi: Roma era invasa, file fuori Gucci che sembravano quelle a Firenze per gli Uffizi, nei grandi magazzini code di una ventina di persone per provare i vestiti nei camerini, mi è sembrata l'apocalisse. Bastavano che quelli in coda fuori a dolce&gabbana si associassero per costruire una nuova temibile forza partito ( altro che figli di un dio minore...).
La mostra: ho visitato quella su Manet al Vittoriano. Delusissimo, non vale i miei 9 euri. Per vedere le (belle) marine, due nature morte e due ritratti la metà dei soldi sarebbero stati più che sufficienti, tutti i disegnini e le acqueforti potevano tenersele. E se penso che l'estate scorsa quella su Jiang Guo Fang a Palazzo Vittoria era ad entrata libera... questa era quasi un'estorsione. Non ci siamo.
Gli amici: ho rivisto Mario ( un amico omonimo) dopo tanto tempo. Ciao Mario! Mi ha fatto tanto piacere rivederti!
La cena: alla stazione termini si, ma da w.o.k., magicamente spuntato fuori accanto al mac. Ho potuto svoltare la gelida serata mangiando noodles e yakitori. Simpatico.
Arrivederci compatrioti!

venerdì, gennaio 13, 2006

Saw2

Stasera cinema. Lady Vendetta non si vede ancora, pare che la lucky red ne abbia distribuito un numero ridicolo di copie ( manco fosse uncut!), non abbastanza depresso da ciò sono andato a vedere il film come da titolo.
Beh, non c'è molto da dire, su due piedi penso che esistono seguiti peggiori, non ho maledetto i soldi spesi, il colpo di scena promesso c'è stato e malaccio malaccio poi non è. Ma ad essere aficionados del genere ( non che io lo sia in particolar modo) il paragone col primo non regge: il gore, il macabro del primo episodio, sebbene anche lui promettesse sangue a fiumi, cede il piano al sanguinolento, allo splatter; gli enigmi ci sono, ma contano poco di nulla ( verò è che il protagonista si chiama Jigsaw mica enigmista), l'importante son le randellate, le situazioni truculente, un po' troppo fini a sè stesse.
Sarebbe un film migliore se non fosse il seguito di quello che è stato un film girato con due lire, un pugno di idee e una trama meglio geometricamente costruita ( apprezzo molto l'idea dei film low budget).
Ah, cercando un'immaginetta da postare mi sono imbattuto nel solito sito con recensioni cinematografiche a tema cattolico ( christiananswers.net), morale? ho visto un film
"Violence: Extreme / Profanity: Heavy / Sex/Nudity: Minor"
Comunque pare, dico pare, che comprando il biglietto io abbia detto/gridato ad Hollywood: "E' questo quello che voglio! Continuate con questa programmazione immorale" la dannazione eterna mi attende.
Se mi è concessa un'arringa: se io vado all'inferno, dove li metteremo quelli che vanno a vedere questo film? Fortunati quelli di christiananswers che non vedranno mai sta roba, la loro fede rimarrà in una botte di ferro.

giovedì, gennaio 12, 2006

Il mondo a 320x240

Un post per un traguardo ( un po' fesso come traguardo, ma vabbè, ogni scarrafone...): mi son ripreso l'eye toy e, collegandola al pc, ho provato a sperimentare le funzioni di webcam, lungi dal concepire anche solo vagamente cosa sia un megapixel ho fatto alcune still nella risoluzione da cui il titolo. L'incredibile tentazione di diventare un fotografo freelance e raccontare il mondo è durata per il tempo di realizzare che la 'gittata' dell'eye toy è pari alla portata del cavo usb, sigh.
Beh, nel frattempo fin quando non mi doterò di telefonino-with-camera ( idea che mi disgusta) o diavoleria simile accontentatevi. La prima foto è alla lavagna di sughero che ho in camera, la cosa più colorata che avessi a portata di click. Se riesco ad appiccicare anche le altre sappiate che in una c'è il sottoscritto nella posa più figacciona possibile, cercando di sostituire la foto nel profilo. Nelle altre ho provato ad immortale gli altri loschi figuri che popolano questa casa. Facciamo qualche convenevole: in giro in ordine sparso troverete Ilaria ( infreddolita) che legge un numero di xL sul mio letto in disordine, da qualche altra parte dovrebbe figurare Yahaira. Ad essere rigorosi all'appello mancano ancora Alessio ed i mici di casa. Proverò ad immortalare anche loro ASAP.
Credo che il tentativo di appiccicare parecchie foto in giro per questo post avrà sicuramente un risultato drammatico, però lasciatemi almeno provare! Ah, sto meditando anche di aprire questo blog ai post di altre persone ( i miei coinquilini, per esempio), ad onor del vero ci rifletto fin dall'inizio, vorrei dargli un tocco di vita in più.
Chi vivrà vedrà, amiSCi! Arrivederci ed evviva il McDonald's che il giovedì offre il doppio cheeseburgere ad 1,30 € ( con questo mi sarò alienato le simpatie del 90% dei miei 2 lettori, che secondo le mie stime vuol dire che non mi leggerà più nessuno), dovevo dirlo, sorry! Zaijian!

martedì, gennaio 10, 2006

Nella battaglia... pensa a me

Lasciatemi fare un post da nerd: devo tornare su una delle mie grandi passioni ed omaggiare un gioco che ho appena finito. Si chiama Shadow of the Colossus ( anche se in originale era Wanda to Kyozu, Wanda e il Colosso dal nome del protagonista) e accidentalmente oggi ho comprato un numero di XL con sopra un servizio su di lui, non l'ho letto per paura di anticiparmi qualcosa, credo che adesso lo porterò a letto e lo sfoglio di nuovo.
E' stato un capolavoro annunciato, il seguito di un gioco che m'aveva impressionato per la sua bellezza ( tale ICO), uno dei primi ad uscire per la playstation2, ed adesso sul crepuscolo della vita che le rimane è uscito quest'altro titolo, che ho tanto atteso e in cui tanta fiducia ho riposto.
Dovendolo riassumere a chi è a digiuno da tali nomi saltano all'occhio un paio di aspetti: la storia d'amore sullo sfondo, un'insensata corsa contro il tempo per salvare una persona amata e la natura sconfinata: il protagonista si ritroverà a cavalcare a lungo in panorami mozzafiato dove campeggiano solo alcuni vecchi e gianteschi templi. Uno straordinario senso di solitudine avvolge il tutto, un incredibile silenzio rotto solo dalla mastodonticità dei 'nemici' che bisognerà affrontare.
Eppure scrivo tutto questo consapevole che emozioni del genere non sono trasmettibili, ma scrivo questo post come se dovessi ringraziare un amico, che m'ha fatto vivere una storia importante.
In definitiva: una bellissima fiaba. Non c'è ragione al mondo per cui qualcuno che ne ha l'occasione dovrebbe privarsene.
Il prossimo post è dietro l'angolo, a presto.

domenica, gennaio 08, 2006

Un altro inizio

Bando alle ciance! Non possiamo certo permetterci stadi uggiosi prolungati qui! Ringrazio ancora Manu per il commento al post qui sotto. Non che mi senta particolarmente meglio ma volevo condividere con voi tutti il mio oroscopo 2006 secondo l'Internazionale, secondo me merita, poi ditemi voi.
"Scorpione
Martin von Creveld è considerato uno dei maggiori esperti di storia militare e ha scritto libri che hanno influito molto sulla teoria della guerra moderna. L'esercito degli Stati Uniti impone la lettura dei suoi testi a tutti i suoi ufficiali. E' proprio per questo che ha sollevato un certo scalpore quando nel 2003 ha definito l'invasione americana dell'Iraq "la guerra più stupida che sia mai stata fatta da quando nel 9 avanti Cristo l'imperatore Augusto inviò le sue legioni nella terra dei germani e le perse tutte".
T'invito ad imitare l'esempio di Creveld nel 2006, Scorpione: denuncia con fermezza le follie che la tua competenza ti dà il diritto di criticare. Sfrutta la tua particolare esperienza e le tue conoscenze, emetti giudizi rigorosi sulle autorità e suelle istituzioni che con le loro decisioni influiscono sulla tua vita"

Buon 2006 a tutti, ancora.
Ah, un'altra cosa: qua la pagina degli oroscopi, dateci un'occhiata per sapere cosa vi riserva il futuro.

sabato, gennaio 07, 2006

Nubi all'orizzonte


Il 2005 si chiude bene ( ma ovviamente condensando un anno intero in pochi pensieri si tende a tralasciare che magari il 90% è stato uno schifo), il 2006 non comincia in quarta.
Si sta consumando un dramma nella mia vita ( colesterolo a parte): devo scrivere una tesi.
Ma qualcosa non torna ed evidentemente ritorniamo al mio drammatico e patetico ( intriso di pathos ndAutore) rapporto con la scrittura. Dirò in breve per non annoiare a morte nessuno che in due anni ho scritto due raccontini per un concorso, dovevano essere di una brevità immane ( neanche due pagine di word) e il risultato è stato: primo racconto non concluso, secondo pubblicato l'ultimo giorno del termine previsto dal rinvio della prima scandenza.
Davanti al file word tutto bianco la mia testa risuona come una campana e passo il tempo nell'attesa di chissà quale ispirazione, da un certo punto di vista devo aver fatto i conti male perché troppo spesso sovrappongo l'idea della tesi con la stesura del romanzo della mia vita.
Mah, mi consolerò con una brochure.
Intanto sono ancora terribilmente indietro colla lettura dei Karamazov e tra un po' toccherà riconsegnarlo, uff, speravo almeno di arrivare sul luogo del delitto.
Intanto vi lascio con la riccorente citazione del vangelo che presiede l'inizio del libro, ripromettendoci di risentirci quando le acque si saranno chetate. Ciao.
"In verità in verità vi dico: se il granel di frumento, cadendo in terrà, non morrà, rimarrà esso solo; ma se morrà, apporterà gran frutto."
Vangelo secondo Giovanni XII, 24

giovedì, gennaio 05, 2006

A volte ritornano


Rieccoci, ordunque! ( tremate tutti, orsù)
Strano ma vero è stato difficile ricominciare a postare: dopo tanta inattività mi si sono aggrovigliati tutti i pensieri in testa e mi ci son voluti alcuni giorni per cercare uno sparuto bandolo.
I lavori di dipanamento della matassa sono ancora in corso, indi per cui ho deciso che questo sarà un post grosso modo monotematico: parlo dei film visti durante le vacanze ( né molti né pochi), mano ai link di internet movie database e partiamo:
  • Address Unknown ( o Suchwiin bulmyeong a quanto pare) l'avevo visto parzialmente, ora l'ho finito. Continua la ricerca filologica delle opere di Kim Ki-Duk. Che dire, deprimente ( poveri cani).
  • Strade Perdute ( Lost Highway), ecce David Lynch! Un trip senza fine ma quando è partito Marilyn Manson con I put a spell on you mi sono emozionato. Vale. In attesa degli altri.
  • Ley Lines ( aka Nihon kuroshakai), orpo se è stato difficile trovare questo film nella filmografia di Miike, geniale, perverso ma soprattutto prolifico regista giapponese. Molto buono anche questo. C'è da interrogarsi (inutilmente?) sul significato del titolo inglese e sul rapporto con quello giapponese, mistero.
  • A world without thieves ( Tiānxià wú zéi ), molto carino, una superblasonata produzione cinese, che pecca un po' qua e là, però tutto tiene in un certo modo. In effetti la parrucca di Andy Lau è un po' dura da digerire. L'inizio con le lezioni di inglese mi è piaciuto tantissimo!
  • Seven swords ( Qī jiàn). Un wuxia, alleluia! Anche questo recuperato dai meandri di film che mi ero ripromesso di vede. Praticamente tutti l'hanno affossato ( forse anche per la durata di 2h30'), mi aspettavo uno schifo di film, ma malaccio non è. Devo però dirlo: non sono riusito a distinguere le attrici del film, sigh. Segnalo le musiche di Kenji Kawai che Tsui Hark ha pescato direttamente da ( l'incredibile, in tutti i sensi) Innocence
  • Lost in la mancha ( giusto per allungare il brodo), l'hanno dato su raitre durante le vacanze ad un orario improbabile, non è un film, ma un documentario sulla mancata realizzazione di un film, un esperimento bello e meritevole di approvazione. Fico.
Dato che siamo in tema di cinefilia segnalo che oggi dovrebbe essere uscito ( dovrebbe perchè al warner hic e nunc non lo danno nonostante ci fosse la locandina con scritto 'prossimamente') Lady Vendetta ( Chinjeohlan Geumjassi) terzo episodio di quella che è stata chiamata trilogia della vendetta di Park Chan-Wook, i primi due li ho trovati assurdamente belli, questo sarà visionato ( con allegato commentino ASAP).
Un'ultima parola per rimproverarmi di non essere andato alla mostra sulla dinastia Tang benchè me lo fossi ripromesso, magari torno a Napoli e ci faccio un salto prima che finisce, di tempo fortunatamente ancora ce n'è.
Ciao a tutti e ancora buon anno nuovo ( si che è fico augurarlo quando ci si rimette in moto, mica a capodanno quando ancora stanno tutti storditi dalle bollicine!)

Ah, un piccolo post scriptum per ravanare tra le perle delle vacanze natalizie: la prima che mi viene in mente è il regalo di Mariachiara ( mmmh, devo ricordare di segnalarti l'esistenza di questo blog): uno splendido set di forchette e coltelli. L'ho trovato geniale. Geniale. Grazie ancora, è stato un pensiero fantastico.

lunedì, gennaio 02, 2006

Arrivo eh...

Lo so, non vi piaccio più... non una visita, non un commentino. Quasi quasi comincio a non piacermi più neanche io, ma il 56k non mi terrà a bada per sempre, e neanche i fratelli Karamazov.
Sto tornando, a presto ^^
Ah, buon anno nuovo a tutti!
( accidenti mi sa che ho sforato!)